La Faldacchea di Turi diventa un marchio collettivo: svelato il brand del dolce tipico pugliese

La Faldacchea di Turi diventa un marchio. Il brand, di proprietà del Comune di Turi, ha la finalità di creare un sistema certificato di qualità della produzione e commercializzazione del tipico dolce conventuale a base di pasta di mandorla cotta, con tuorlo d’uovo e spezie.

Il marchio è stato presentato oggi durante l’evento internazionale “Levante Prof” in corso alla Fiera del Levante di Bari.

In forma stilizzata, il marchio pone l’accento sugli elementi caratteristici della sua storia: l’ex convento delle clarisse di Turi e, appunto, la faldacchea, sottolineandone il valore aggiunto dell’artigianato e della sua origine geografica.

Nel corso della conferenza stampa, ospitata presso lo stand di “Goloasi”, le maestre dolciaie di Turi hanno dato luogo ad uno show-cooking, durante il quale è stato possibile assistere dal vivo alla preparazione del dolce turese.

«È davvero emozionante presentare questo marchio legato a un dolce a noi molto caro», ha affermato la sindaca di Turi, Ippolita Resta. «È un dolce che ha come protagonista le mani delle sapienti maestre dolciaie – ha sottolineato -, un prodotto completamente artigianale. Oltre a tutelare e valorizzare un emblema del nostro territorio, abbiamo voluto dare alle nuove generazioni la possibilità di imparare la sapienza della manualità».

La Puglia ha deciso di “adottare” il marchio della Faldacchea di Turi a testimonianza, ha spiegato l’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, dell’importanza «di valorizzare le tipicità enogastronomiche delle destinazioni pugliesi. Il riconoscimento è un punto di partenza che ci permette, nella collaborazione tra enti, associazioni e operatori del territorio, di investire nel turismo esperienziale e di trasferire ai nostri giovani le competenze e la passione dell’artigianalità pugliese».

A ricostruire la storia del dolce è stato il presidente dell’associazione “La Faldacchea di Turi”, Stefano de Carolis: «Il “dolce della sposa” ha la sua crescita e diffusione nel Comune di Turi, grazie alla figura di Anna Antonia Martinelli, detta “la monacacella”. A marzo 2022 – ha proseguito – il sodalizio ha ottenuto il primo importante riconoscimento: la certificazione PAT presso il Ministero delle Politiche Agricole, che ha inserito la Faldacchea nell’elenco nazionale dei “Prodotti Agroalimentari Tradizionali”. Dopo un anno, grazie all’impegno concreto dell’Associazione, fiancheggiata dall’Amministrazione comunale, si è concretizzato il secondo obiettivo strategico: la registrazione del marchio collettivo presso il ministero dello Sviluppo economico. Tale brand si può definire un marchio di qualità e origine geografica. L’importante riconoscimento mira a proteggere il nome, la ricetta, il disciplinare di produzione e la denominazione d’origine. A breve – ha concluso de Carolis – provvederemo alla registrazione del marchio europeo, estendendo le tutele a livello internazionale».

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