La degustazione del vino come strumento di inclusione: ecco i primi “sommelier astemi”

Sono sei i primi “sommelier astemi” formati dall’Associazione italiana sommelier che ha consegnato gli attestati nei giorni scorsi nel corso di un evento che si è svolto nel Grand Hotel Tiziano di Lecce.

Il progetto, promosso dall’Ais guidata da Marco Albanese, è nato per consentire dai 16 anni in su con bisogni educativi speciali (Bes) di acquisire la tecnica di degustazione del vino per farne uno strumento di inclusione sociale e di inserimento nel mondo del lavoro.

Lara Capoccia, Alessandra Cappello, Gabriele Massari, Stefano Solombrino, Fabrizio Tana e Francesca Valletta stanno già impiegando con successo le nozioni apprese grazie alla collaborazione di esperti specializzati e al libro di testo “Io Valgo – Imparo a raccontare il vino”, realizzato grazie a una felice intuizione del delegato di Bari e vicepresidente regionale Ais Raffaele Massa. Nozioni che attraverso 14 lezioni, semplificando in maniera apposita i temi fondamentali della didattica Ais, consentono agli aspiranti sommelier di servire il vino e descriverlo con il solo uso della vista e dell’olfatto.

Gli attestati ai ragazzi sono stati consegnati dal sindaco di Lecce Carlo Salvemini, dall’assessora alle Pari opportunità Silvia Miglietta e dalla direttrice del Grand Hotel Tiziano Graziana Giannetta, che ha messo a disposizione dei ragazzi sale e personale dell’hotel e molto si è adoperata per la riuscita del corso, concluso con il doveroso party a base di finger food, vino pugliese e pizzica.

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