Ogni settimana, a persona, vengono sprecati 520 grammi di cibo. La lotta allo spreco, però, ben si coniuga con la necessità di fare tornare i conti quando l’inflazione galoppa. È quanto emerge, infatti, dall’indagine svolta dal Censis e da Coldiretti in occasione della giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari che si tiene oggi. Da quando lo scenario di crisi si è aggravato con il caro bollette e l’inflazione con lo scoppio della guerra in Ucraina, «i comportamenti dei consumatori sono cambiati proprio a partire dalla tavola – sostiene la Coldiretti regionale – con la gente che è sempre più attenta a non buttare il cibo acquistato. Nonostante ciò il problema resta però rilevante – insiste Coldiretti Puglia – con gli sprechi domestici che ammontano ancora a circa 27 kg per persona all’anno e tra gli alimenti più colpiti svettano verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi». C’è, di fondo, un approccio diverso nei confronti degli avanzi. «Dalla cucina degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio – affermano da Coldiretti Puglia – agli orti sul balcone, dalla lista della spesa allo sguardo attento alla data di scadenza fino al boom della spesa nei mercati contadini a chilometro zero, sono solo alcune delle strategie adottate dagli italiani per tagliare gli sprechi, aiutare l’ambiente e salvare i bilanci familiari». Un cambiamento nelle abitudini dei cittadini, dunque, che ha portato a un calo del 12 per cento del cibo sprecato, con il 58% dei consumatori che ha iniziato a cucinare pietanze utilizzando gli avanzi dei pasti precedenti. La volontà di tagliare gli sprechi arriva anche nei ristoranti dove ben il 49% di clienti si dice pronto a chiedere la doggy bag per portarsi via gli avanzi, con una percentuale che nei giovani sale addirittura al 58%. «L’idea che occorre evitare sprechi – notano Coldiretti e Censis – con positivi effetti sul risparmio nella spesa, è diventata dunque più forte del senso di vergogna che sino ad oggi limitava il ricorso a questa pratica peraltro molto diffusa nel mondo anglosassone». La volontà degli italiani di ridurre gli sprechi si sposta anche nei ristoranti dove ben il 49% di clienti si dice pronto a chiedere la doggy bag per portarsi via gli avanzi, con una percentuale che nei giovani sale addirittura al 58%. L’idea che occorre evitare sprechi – notano Coldiretti/Censis – con positivi effetti sul risparmio nella spesa, è diventata dunque più forte del senso di vergogna che sino ad oggi limitava il ricorso a questa pratica peraltro molto diffusa nel mondo anglosassone». Dall’indagine emerge anche che il 41% degli cittadini dichiara poi di coltivare frutta, verdura, erbe aromatiche in casa sul balcone, negli orti urbani o in piccoli orti di proprietà secondo Coldiretti/Censis, con una spinta che viene soprattutto dai più giovani e dagli anziani. Ma le strategie di consumo etico si applicano soprattutto al momento di fare la spesa, con l’81% degli italiani che ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti.
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Di Antonio Garofalo15 Novembre 2024