La concessione demaniale è a rischio: il Circolo Unione si appella al Tar di Bari

Lo storico circolo Unione rischia di perdere la concessione per la sua sede estiva di Torre a Mare, ubicata su suoli demaniali rocciosi che confinano con il mare, ma senza spiaggia.

Il Circolo, nella sede cittadina ed in quella estiva, realizza finalità culturali, convegnistiche, di solidarietà sociale e ricreative. La concessione a Torre a Mare scade a dicembre 2033, ma l’ufficio demaniale del Comune di Bari, ha ridotto questa durata di dieci anni, facendola terminare a dicembre 2023. La decisione si sarebbe resa necessaria per la corretta applicazione delle norme europee ed i principi stabiliti dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato in due sentenze del 2021, che sono citate nell’atto di revoca del Comune. Il Circolo ha presentato una richiesta di riesame della decisione, segnalando che le norme europee e le sentenze invocate, si riferiscono solo alle concessioni balneari per attività turistico-ricreative, mentre il Circolo, per statuto sociale, non può svolgere questo tipo di attività anche perché la sede estiva non è adeguatamente attrezzata. Inoltre, l’accesso alla sede è limitato solo ai soci ed è precluso agli estranei e il circolo non ha finalità di lucro e non distribuisce utili.

L’ufficio comunale competente ha rigettato la domanda di riesame, confermando la vocazione turistica dell’associazione, e facendola rientrare nell’obbligo derivante dalla direttiva europea, secondo cui occorre svolgere gare pubbliche per assegnare la concessione del demanio. Da qui il ricorso al Tar di Bari al quale è stato chiesto di verificare e dichiarare l’inesistenza di qualsiasi attività turistica lucrativa.

Il Presidente del Circolo, Giacomo Tomasicchio, si è rivolto al professor Aldo Loiodice, il quale ha ritenuto eccessiva ed illegittima la premura del Comune verso l’Europa. Il Circolo ha quindi deciso di costituire un collegio di difesa, coordinato dallo stesso avvocato Loiodice, e nel quale sono presenti altri quattro avvocati: Luigi d’Ambrosio, presidente della Camera amministrativa e distrettuale, Pasquale Procacci, delegato distrettuale dell’associazione Giovani amministrativisti, Antonio Benegiamo, Consigliere di amministrazione della Cassa Nazionale Forense, e Salvatore D’Aluiso, presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari. I difensori hanno redatto e notificato il ricorso al Tar e hanno, inoltre, rinunciato a ogni compenso nei confronti del Circolo Unione e, qualora il Tar dovesse condannare il Comune alle spese di giudizio, tali somme saranno devolute a opere di beneficenza decise dal Circolo.

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