Si sblocca la battaglia per l’acqua dei coltivatori della provincia ionica occidentale portata avanti da Cia Due Mari. Presto arriverà l’acqua dal fiume Tara e in futuro ci saranno ammodernamenti infrastrutturali. «Siamo molto soddisfatti per l’esito dell’incontro durante il quale sono stati assunti impegni concreti, sia nell’immediato che per il prossimo futuro».
Il sopralluogo
Così Pietro De Padova e Vito Rubino, rispettivamente presidente e direttore dell’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia, dopo il sopralluogo tecnico in diversi punti del Tarantino, dalla Diga del Pappadai (Monteparano) al fiume Tara (Massafra), organizzato alla presenza del commissario del consorzio unico di bonifica nonché direttore regionale Arif Francesco Ferraro e del commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica Nicola Dell’Acqua. «A stretto giro – annuncia Pietro De Padova, presidente della Cia nell’area Due Mari – gli agricoltori del Tarantino potranno godere di approvvigionamento idrico proveniente dal fiume Tara, una vera risorsa naturale. I noti guasti di natura tecnica saranno a giorni superati grazie al montaggio di una nuova pompa capace di fornire acqua indispensabile a salvare la stagione irrigua». Le buone notizie non riguardano solo l’immediato e la salvaguardia della stagione irrigua nella porzione occidentale della provincia di Taranto ma anche il futuro dell’intero comparto.
Finalmente le opere
Presto ci sarà una lista di interventi infrastrutturali per il territorio: si lavorerà per intubare l’intero canale del Tara o con migliorie tecniche sulla vecchia condotta che per 35 chilometri trasporta l’acqua dalla diga di San Giuliano ai comuni pugliesi (Ginosa, Castellaneta, Palagianello). «In realtà è ciò che chiediamo a gran voce da tempo», spiega il direttore Rubino. «Da anni lamentiamo assenza totale di manutenzione e impianti sempre più vetusti e abbandonati al loro destino. Abbiamo sempre sostenuto l’urgenza di ammodernare il canale Adduttore San Giuliano. La maggior parte del percorso che l’acqua compie è a cielo aperto perciò intubarlo e dotare gli impianti di sgrigliatori per ridurre drasticamente la formazione di mucillagine, sarebbe fondamentale. Sosteniamo da tempo immemore l’importanza di redigere un progetto complessivo per ammodernare tutta la rete irrigua dell’ex consorzio “Stornara e Tara”, attingendo da fondi ministeriali e da risorse del Pnrr. Ora – conclude Rubino, speriamo che alle parole possano presto seguire atti concreti, anche perché in questo particolare momento congiunturale Francesco Ferraro è il nuovo commissario del consorzio di bonifica Centro Sud e nello stesso tempo riveste il ruolo di direttore Arif, entrambe le posizioni gestiscono le risorse idriche sul territorio pugliese».