Infrastrutture e collegamenti da incubo: i turisti bocciano Taranto sui social

Mentre la Puglia vive un’ondata di turismo inarrestabile, la provincia di Taranto rischia di rimanere indietro, zavorrata da carenze strutturali e da un’accoglienza che lascia a desiderare. Le lamentele dei turisti, spesso amplificate sui social media, disegnano un quadro allarmante: servizi insufficienti, costi fuori mercato e un’accessibilità deficitaria.

Un campanello d’allarme che Assoturismo Confesercenti non può ignorare, lanciando un accorato appello alle istituzioni per chiedere provvedimenti urgenti.

Le criticità

Infrastrutture fantasma e collegamenti da incubo: la mobilità a Taranto è un ostacolo invalicabile per i turisti. Collegamenti aerei e ferroviari carenti, spesso onerosi, scoraggiano l’arrivo di visitatori da altre regioni e dall’estero, penalizzando le imprese locali che scommettono sul turismo.

Un quadro desolante che si aggrava se si considerano i servizi di trasporto privato: le licenze per i noleggi con conducente (Ncc) sono bloccate, mentre le tariffe per raggiungere gli aeroporti sono spropositate.

Fondi insufficienti

Un territorio ricco di potenzialità, ma soffocato da inefficienze. La provincia di Taranto vanta un patrimonio paesaggistico e culturale di inestimabile valore, ma rischia di essere vanificato da un’accoglienza che non regge il passo con la domanda.
Le risorse disponibili, come i fondi regionali del progetto “Puglia facile da raggiungere”, sembrano insufficienti a colmare il divario con le altre province pugliesi, lasciando la città ionica isolata e priva degli strumenti necessari per competere nel panorama turistico nazionale.

La mobilitazione

Assoturismo alza la voce e chiede un cambio di rotta: «serve un tavolo di confronto urgente con le istituzioni per rivedere le tariffe dei collegamenti, sbloccare le licenze Ncc e garantire a Taranto l’accesso ai fondi regionali. Un’azione sinergica tra enti pubblici, associazioni di categoria e operatori turistici è indispensabile per delineare un futuro migliore per il turismo tarantino. Investire nell’accoglienza e nell’accessibilità significa valorizzare il patrimonio unico di questa terra e creare nuove opportunità di sviluppo per l’intero territorio».

Lo scorso anno la città ha registrato 308 mila arrivi e un milione 209mila presenze, segnando un aumento del 4% sugli arrivi rispetto all’anno precedente e dello 0,1% sulle presenze.

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