La mente corre inevitabilmente a quell’ultima volta che, sulla stessa strada, 10 anni fa, la sera del 28 luglio 2013 lungo l’autostrada A16 nei pressi di Monteforte Irpino in provincia di Avellino, un pullman precipitò da un viadotto provocando 40 vittime e causando il più grave incidente stradale in Italia.
È andata diversamente l’altra notte, per fortuna, ma il passato ha numerosi episodi simili conclusi tragicamente. Il più noto, perché il più grave, dunque, quello avvenuto 10 anni fa. Intorno alle 21 di domenica 28 luglio 2013 numerose chiamate al 118 e al 113 segnalavano un grave incidente stradale avvenuto su un viadotto dell’autostrada A16 Napoli-Canosa intorno alle 20.30. Ripetevano tutte che un pullman, mentre sbandava, aveva sfondato il guardrail ed era precipitato nella scarpata sottostante il viadotto, nei pressi del comune di Monteforte Irpino in provincia di Avellino.
I soccorsi furono tempestivi, per via della gravità della situazione che traspariva dalle telefonate. Dalle lamiere dell’autobus furono estratti 38 cadaveri e 10 feriti, fra cui tutti i bambini presenti nell’autobus. Due feriti morirono in seguito per le ferite riportate: Simona Del Giudice (la più giovane tra le vittime), morta il 6 agosto a soli 16 anni e Salvatore Di Bonito, 54 anni, deceduto il 7 settembre del 2018.
La dinamica fu così ricostruita: il pullman, che proveniva da Telese Terme e Pietrelcina (erano andati a conoscere il paese di origine di San Pio) entrò sulla A16 dallo svincolo di Benevento. Dopo aver passato i caselli di Avellino Est e Avellino Ovest, il bus si apprestava a salire in territorio di Monteforte Irpino quando in tanti sentirono strani rumori dall’interno del mezzo, ma l’autista (morto poi nell’impatto) scelse di proseguire la corsa.
Dopo la galleria Quattro Cupe di Monteforte Irpino, un giunto cardanico dell’albero di trasmissione si ruppe tranciando l’impianto frenante: il bus diventò ingovernabile, senza freni e il veicolo cominciò a sbandare, urtando auto e furgoncini bloccati nel traffico dell’autostrada a causa di un cantiere. Poi un primo impatto con il guardrail del viadotto Acqualonga, l’autista cercò di far rientrare il bus in carreggiata, ma urtando altri veicoli, impattò per la seconda volta con il viadotto. I new jersey esterni (che dopo diverse e molte ispezioni e sentenze, sono risultati non sicuri) non resistettero all’impatto del pullman, lasciando che il bus precipitasse dal viadotto per circa 30 metri.
Più di recente, il 13 marzo 2022, quattro suore appartenenti all’ordine dei Salesiani del Sacro Cuore, persero la vita in un altro incidente lungo la A16 tra Candela e Cerignola nel Foggiano, dieci i feriti. Il minibus proveniva da Formia dove avevano partecipato a degli “esercizi spirituali”. I passeggeri erano di ritorno nei rispettivi istituti religiosi tra Molfetta, Bari e Lecce.