Nell’estate 2025 in Puglia sono andati in fumo 6.941 ettari di vegetazione, di cui 4.804 solo in provincia di Foggia, seguita da Taranto (890), Lecce (509), BAT (400) e Bari (338). Lo fa sapere Coldiretti Puglia che ha diffuso i dati Effis, Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi.
I roghi hanno devastato aree di alto pregio naturalistico, agricolo e turistico, mettendo a rischio biodiversità e stabilità idrogeologica. Le specie più colpite includono querce endemiche, macchia mediterranea e pinete. Tra le aree simbolo figurano Foresta Umbra (Patrimonio UNESCO), Foresta Mercadante e Bosco dell’Incoronata.
Per ricostituire i boschi serviranno fino a 15 anni, con impatti su ambiente, economia e turismo. Il 60% degli incendi sarebbe di origine dolosa. Coldiretti invoca strategie di prevenzione, riforestazione e valorizzazione del ruolo degli imprenditori agricoli nella gestione del territorio, ricordando che due terzi dei boschi pugliesi sono privati.