Fuggita dalla Tunisia per dare un futuro migliore ai figli, nel Cas, il cento di accoglienza pugliese dove è arrivata, Warda sognava di diventare creatrice di abiti di danza. E mentre i suoi figli hanno iniziato a frequentare la scuola, nel centro storico di Lecce, Warda ha sostenuto un tirocinio formativo in un’azienda di eccellenza, la Degas, specializzata in sartoria artigianale e abbigliamento per la danza.
Insieme a lei sono 154 i cittadini stranieri regolarmente presenti nel territorio pugliese coinvolti nei percorsi di orientamento che hanno ricevuto un piano di azione individuale. Tutti giovani, età media 23 anni, di cui il 20 per cento donne e l’80 uomini, trenta di loro sono stati ospitati per tirocini in 22 aziende del Salento e della Capitanata dei settori ristorazione/alberghiero e manifatturiero/artigianale. Tirocini di 20 ore settimanali per un’indennità mensile di 550 euro. Altri 62 hanno partecipato a quattro laboratori di formazione professionalizzante.
La storia di Warda viene fuori dal laboratorio esperienziale di riciclo creativo “Sartoria Casa Francesco”, dove assieme ad altri ospiti del centro ha condiviso racconti e storie. Ieri i risultati del progetto “Piu Supreme Capitanata Salento” rivolto a cittadini vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo sono stati presentati dai consorzi che lo hanno realizzato, Mestieri Puglia, Emmanuel e Smile Puglia. Un progetto costruito per creare le condizioni per uscire da percorsi di sfruttamento lavorativo per tanti cittadini di origine straniera presenti sul territorio, diventati manovalanza a basso prezzo, spesso sul filo della schiavitù.
Avviato a gennaio 2023, ha consentito ai partecipanti di vivere esperienze formative in azienda, con l’obiettivo di acquisire le competenze necessarie all’inserimento lavorativo. In questi mesi sono stati realizzati dei percorsi di formazione professionale e di orientamento al lavoro attraverso laboratori, workshop, tirocini per lo sviluppo delle competenze ma anche attività di supporto nella gestione di pratiche amministrative.
«Stiamo incontrando nella maggior parte dei casi destinatari uomini che non hanno frequentato percorsi scolastici», spiega Luigi Mastrodonato, referente del consorzio Mestieri Puglia e coordinatore di progetto, «che hanno delle esperienze professionali pregresse non certificate, con una conoscenza insufficiente della lingua italiana. In base ai diversi fabbisogni rilevati, la risposta da dare ai destinatari deve essere complessa così come stiamo facendo con le azioni progettuali di questo avviso pubblico». Il lavoro regolare è un’arma potente, volano di riscatto economico e pilastro di dignità sociale ed elemento essenziale di cittadinanza attiva. «Oltre all’attività di attivazione dei tirocini, stiamo facendo promozione e informazione sulla buona accoglienza dei migranti nelle aziende» aggiunge Mastrodonato.