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Imprese, alla Camera di Commercio di Bari un incontro sulla trasparenza: «Misura cardine anticorruzione»

Garantire trasparenza e correttezza nella gestione dell'attività amministrativa, anche per contribuire alla promozione della cultura di legalità ed etica pubblica, è stato uno dei temi della “Giornata della trasparenza” promossa dalla Camera di Commercio di Bari e che si è tenuta oggi. Ma non solo: gli interventi dei relatori hanno sottolineato la necessità di considerare…

Garantire trasparenza e correttezza nella gestione dell’attività amministrativa, anche per contribuire alla promozione della cultura di legalità ed etica pubblica, è stato uno dei temi della “Giornata della trasparenza” promossa dalla Camera di Commercio di Bari e che si è tenuta oggi.

Ma non solo: gli interventi dei relatori hanno sottolineato la necessità di considerare la «trasparenza come misura cardine anticorruzione», e «la necessità di rendere ineludibile il binomio tra trasparenza e digitalizzazione».

Su quest’ultimo fronte sono stati illustrati alcuni dati delle attività svolte nell’ultimo periodo. In particolare il Pid (Punto d’impresa digitale) della Camera di Commercio di Bari ha realizzato 76 eventi info-formativi, coinvolgendo quasi 4mila persone e circa 1000 analisi di maturità digitale.

«A fronte del contesto determinato dalla emergenza pandemica ed economica – ha dichiarato Michele Lagioia, responsabile Prevenzione e Corruzione della Camera di Commercio di Bari – la priorità strategica dell’ente per la crescita digitale delle imprese si è focalizzata lungo due direttrici: le iniziative realizzate per le imprese e l’innovazione nell’accesso ai servizi». Lagioia ha anche indicato alcune iniziative specifiche orientate alla trasformazione digitale, tra cui «registro delle imprese e fascicolo informatico di impresa, interamente telematici, all’erogazione dei contributi alle imprese tramite bandi di gara e fatturazione elettronica».

«Siamo in un momento in cui il digitale – ha aggiunto Vito Macina, Digital promoter del Pid Bari – non è un’opzione facoltativa ma va contestualizzato in qualsiasi ambito pubblico e privato, visto che il nostro Paese soffre di un grave gap soprattutto in materia di competenze digitali e si assesta al 18° posto su 27 Paesi dell’Ue in base all’indice dell’economia e della società digitale (Desi)».

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