SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Immigrazione, Gesmundo: «Bisogna lavorare per accoglienza e integrazione» – VIDEO

«Va fatto un lavoro in termini di accoglienza e integrazione» ha detto il segretario regionale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, a margine della presentazione del dossier statistico relativo ai dati pugliesi sull'immigrazione curato dal centro studi e ricerche Idos, in contemporanea con le altre regioni italiane. Si tratta di una delle più importanti indagini promosse…
(foto di Andrea De Vecchis)

«Va fatto un lavoro in termini di accoglienza e integrazione» ha detto il segretario regionale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, a margine della presentazione del dossier statistico relativo ai dati pugliesi sull’immigrazione curato dal centro studi e ricerche Idos, in contemporanea con le altre regioni italiane.

Si tratta di una delle più importanti indagini promosse annualmente in Italia sul fenomeno migratorio, analizzato a 360 gradi. A fine 2021 erano 139.750 i cittadini stranieri residenti in Puglia, il 3,6% della popolazione regionale. La maggioranza degli stranieri che risiedono in Puglia provengono dal continente europeo (51,9%) e, in particolare, dall’Unione europea (30,3%). Sono alcuni dei tantissimi dati illustrati nel corso dell’iniziativa.

A introdurre i lavori il responsabile dipartimento immigrazione regionale della Cgil Puglia Azmi Jarjawi.

Tra gli interventi anche quelli dei consoli generali di Romania, Lucretia Tanase, Georgia, Vato Anguladze, e Albania, Arjan Vasjari.

«L’Italia e il Mezzogiorno, quindi anche la Puglia – ha spiegato Gesmundo -, non sono neppure più attrattivi nemmeno per gli immigrati. L’Italia è diventata soltanto un Paese di transito perché il mercato del lavoro è debole, la tutela dei diritti non è garantita neppure per gli italiani molto spesso e quindi anche gli immigrati, che vivono un’ulteriore condizione di disagio considerano il nostro Paese un Paese di transito».

Per Gesmundo, dunque, c’è da intervenire «sul mercato del lavoro, sul tema delle tutele, dei diritti, del salario e bisogna considerare che in questo mercato del lavoro c’è una parte importante di settori produttivi che sono garantiti per buona parte dagli immigrati. Penso all’agricoltura, ma il settore in cui gli immigrati offrono maggiormente la loro attività è quella dei servizi, dei servizi alla cura, servizi alla persona. C’è da intervenire per garantire dignità e tutela a questi lavoratori e l’Italia deve fare molto per gli italiani e per un’integrazione vera anche degli immigrati». Gesmundo, poi, sottolinea «il tema della violazione della dignità delle persone e della condizione di schiavismo di tanti lavoratori che vivono in una condizione di assoluto anonimato, penso ai ghetti: in Puglia ne abbiamo ben 34 (solo quelli certificati). Sono arrivati 115 milioni dal Pnrr per consentire a questi lavoratori di uscire dai ghetti, ci sono scadenze stringenti, abbiamo chiesto alla Regione Puglia di intervenire velocemente perché quelle risorse non si perdano».

ARGOMENTI

cgil
immigrazione
pino gesmundo

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!