Immacolata, i pugliesi alle prese con gli addobbi: ecco l’albero di Natale “in affido” che salva l’ambiente

Free glass ball, Christmas ornament

Come da tradizione, l’8 dicembre segna ufficialmente l’avvio delle feste nelle case di molti italiani e i pugliesi non sono da meno.

All’Immacolata, infatti, complice la giornata festiva, si allestiscono gli addobbi natalizi e non manca l’albero che, spesso, viene acquistato proprio l’8 dicembre per accompagnare le famiglie nel periodo più magico dell’anno.

Tra presepi, luci e ghirlande non può mancare l’albero naturale di Natale per l’acquisto del quale i pugliesi spendono in media 30 euro. In Puglia, però, ci sono anche gli alberi “in affido”, che potranno essere riconsegnati una volta terminate le festività Natalizie per essere restituiti al bosco. Un’iniziativa per passare le feste con un pensiero anche ad ambiente e clima.

Per l’acquisto di un albero che non superi il metro e mezzo il costo varia dai 30 agli 80 euro – a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso – mentre per gli abeti più alti di due metri il prezzo sale anche a 200 euro per varietà particolari.

La vendita avviene nei vivai, nella grande distribuzione, presso i fiorai, nei garden dove è possibile ricevere anche buoni consigli per curare l’albero: portarlo a casa qualche giorno prima per farlo ambientare, curare la terra affinché sia sempre umida e posizionarlo lontano da fonti di calore dirette.

«L’albero naturale concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente», evidenzia Coldiretti Puglia. «Gli alberi naturali – aggiunge l’associazione – sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi. Grazie agli alberi di Natale è quindi possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi».

Coldiretti consiglia di misurare accuratamente l’altezza del soffitto di casa prima dell’acquisto, per non trovarsi con una pianta troppo alta, perché all’aperto gli alberi sembrano molto più piccoli che all’interno. «Tutte le conifere – spiega inoltre la Coldiretti – tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami ma ciò non significa che l’albero sia vecchio e in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaista di scuotere l’albero per far cadere gli aghi secchi. Meglio portare a casa l’albero, distendendo bene i rami, con qualche giorno di anticipo prima di addobbarlo in modo da farlo adattare al nuovo ambiente. Una volta a casa bisogna sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come i termosifoni e al riparo da correnti d’aria, come porte e finestre, al riparo da eventuali forti folate di vento. Inoltre è meglio evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami, non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero e vivo e respira, contribuendo ad abbattere gli inquinanti dell’aria domestica. È buona norma mantenere la terra umida, ma non eccessivamente bagnata – consiglia la Coldiretti – anche con l’utilizzo di un nebulizzatore, da usare anche sui rami solo però se non ci sono luci o fili elettrici».

Terminato il periodo natalizio se l’albero acquistato ha buone radici può essere posizionato all’esterno sul balcone o piantato in giardino, considerando però che si tratta di una pianta che può crescere anche fino a 15- 20 metri. Se non si ha spazio dove piantarlo allora è possibile donarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti, dai Comuni, dal Corpo forestale dello Stato o in alcuni mercati di Campagna Amica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version