“Illuminiamo le note”: i Conservatori pugliesi sempre più accessibili agli studenti con disabilità visiva – VIDEO

Facilitare l’inclusione di alunni e studenti con disabilità visiva – ciechi assoluti, parziali o ipovedenti – e con disabilità aggiuntive all’interno dei Conservatori musicali pugliesi è l’obiettivo del progetto “Illuminiamo le note”, promosso dall’assessorato regionale all’Istruzione della Puglia, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti e l’Istituto per la ricerca, la formazione la riabilitazione.

Il progetto è stato presentato oggi nella sala “Carlo De Trizio” del Centro polifunzionale dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” e rientra nell’ambito delle iniziative previste dalla legge regionale “Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva e l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati”.

Con “Illuminiamo le note”, ha spiegato l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, «presentiamo un progetto straordinario per consentire ai ragazzi e alle ragazze non vedenti di frequentare i nostri Conservatori, coltivare il loro talento musicale, aumentare il loro bagaglio di competenze e conoscenze, esattamente al pari dei loro coetanei».

L’accesso all’istruzione musicale e coreutica, per gli studenti con disabilità visive, «è ancora particolarmente difficoltoso e gravoso – sottolinea Leo – sia in termini di sostenibilità economica per le famiglie che per l’importantissimo ruolo del docente nella trasmissione all’alunno della formazione musicale, anche di livello avanzato. Questo progetto, insieme a quello per le scuole presentato negli scorsi mesi con l’Ente nazionale sordi, rientra nelle politiche del Diritto allo studio che stiamo portando avanti con l’amministrazione regionale. L’obiettivo è favorire progetti di inclusione e rimuovere gli ostacoli non solo di ordine economico ma anche in termini di accessibilità».

"Illuminiamo le note" - Dichiarazioni Sebastiano Leo

La Puglia vanta cinque Conservatori diffusi sul territorio che contano complessivamente 3.435 studenti iscritti, con una offerta formativa che spazia dai corsi propedeutici, ai corsi preaccademici e accademici. Una situazione che rappresenta un contesto socio-culturale complesso ma certamente ricco di opportunità per l’attuazione e lo sviluppo di interventi mirati.

Il progetto avrà una durata di diciotto mesi e punterà su formazione specifica dedicata ad alcuni docenti, al personale tecnico-amministrativo e agli studenti degli ultimi anni – che diverranno i tutor degli studenti non vedenti che intraprenderanno il percorso presso i vari Conservatori – attraverso l’apprendimento del Braille, dall’alfabeto dei sei puntini come strumento necessario ed insostituibile per lo studio della musica da parte delle persone con disabilità visiva, l’analisi e l’utilizzo delle strumentazioni e software per l’accesso degli studenti con disabilità visiva allo studio musicale. Ogni Conservatorio, inoltre, sarà dotato di un bene tifloinformatico idoneo per lo studio accessibile della musica.

Tutti i Conservatori pugliesi – il “Niccolò Piccinni” di Bari, il “Giovanni Paisiello” di Taranto, il “Nino Rota” di Monopoli, il “Tito Schipa” di Lecce e l'”Umberto Giordano” di Foggia e Rodi Garganico – hanno aderito con entusiasmo e stanno contribuendo, attraverso una cabina di regia, a modellare in maniera coerente e secondo le esigenze specifiche, il progetto esecutivo.

Con l’iniziativa “Illuminiamo le note”, spiega Paolo Lacorte, presidente regionale Uici e Irifor Puglia, «vogliamo accompagnare i Conservatori pugliesi a costruire percorsi accoglienti in grado di formare appositamente docenti e tutor, senza tralasciare le attività di prevenzione della cecità a cui saranno dedicate delle giornate speciali».

"Illuminiamo le note" - Dichiarazioni Paolo Lacorte

La conferenza stampa è stata aperta, accompagnata e chiusa da una performance musicale a cura di Nicola Pio Nasca, studente del Conservatorio di Bari non vedente e del professor Franco Defeo, compositore non vedente, docente laureato in pianoforte, organo e composizione organistica, che hanno offerto una dimostrazione concreta del grande potenziale già presente oggi nella nostra regione, che può essere una risorsa per la Puglia e può rappresentare, per tanti ragazzi e ragazze più fragili una grande opportunità.

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