Dall’Alaska all’Argentina senza aerei. È l’esperienza vissuta dal tranese Carlo J Laurora che, zaino in spalla, ha attraversato da solo la Panamericana mediante treni, bus e mezzi di fortuna. Giunto a Ushuaia, all’estremità meridionale del Paese, si è poi imbarcato verso la Georgia del Sud e l’Antartide.
«È stata un’esperienza che è andata oltre le aspettative, completa dal punto di vista umano e personale – dice Carlo -. Ero partito con la voglia di migliorarmi, ma è stata l’occasione per capire che certe debolezze vanno accettate, altrimenti sarebbe una sfida irraggiungibile». Un lungo viaggio, da nord a sud, con scenari da sogno. «Ho attraversato i posti che erano nel mio immaginario – continua Carlo J Laurora – come il confine tra Panama e Colombia, gli altopiani tra Perù e Bolivia, la Patagonia o le distese in Alaska». Una su tutte è stata la difficoltà che il giovane ha dovuto affrontare, quando è entrato in Messico senza il visto sul passaporto. «Quei giorni sono stati per me una bella prova. Alla fine sono ritornato negli Stati Uniti e poi sono rientrato in Messico in maniera regolare».
Nella parte conclusiva del viaggio Carlo è giunto in Georgia del Sud e in Antartide. «Sono luoghi remoti dove pochissimi hanno la fortuna di accedervi. In quei momenti stavo vivendo un sogno in prima persona. Il mese prossimo con la casa editrice Sperling pubblicherò il libro di questo viaggio: leggendo quelle pagine rivivrò quello che ho vissuto e potrò effettivamente capire quello che mi è capitato».