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Il tifoso 90enne del Foggia accoglie profuga ucraina. «Ho fatto la guerra, so cosa significa avere paura e fame»

Nonno Ciccio è un esempio di sportività: sugli spalti e fuori dagli stadi. Non si perde una partita del Foggia, ma non dimentica il lato umano. Così ha raccolto il disperato appello di una mamma, che era stata a Foggia tanti anni fa, e ha offerto vitto e alloggio a Natalia, 27enne ucraina, una laurea…
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Nonno Ciccio è un esempio di sportività: sugli spalti e fuori dagli stadi. Non si perde una partita del Foggia, ma non dimentica il lato umano. Così ha raccolto il disperato appello di una mamma, che era stata a Foggia tanti anni fa, e ha offerto vitto e alloggio a Natalia, 27enne ucraina, una laurea in agraria alle spalle e una fuga dalla guerra oggi.

«Non potevo restare insensibile. Ho fatto la seconda guerra mondiale in Africa. Sono stato catturato e da prigioniero ho girato mezzo mondo prima di tornare a casa. Soffro per le notizie che sento dell’Ucraina. La guerra non è mai giusta. La gente dovrebbe giocare a calcio invece di spararsi contro», afferma nonno Ciccio.
Possa il suo appello essere ascoltato e mettere fine alla guerra e alle lacrime di Natalia.
Domani tutta la storia su L’Edicola del Sud

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