Il sogno di Raffaele Lavacca continua: ecco altri fondi per le protesi

Obiettivo lontano, ma non impossibile quello che sta cercando di raggiungere Raffaele Lavacca, ex operaio tranese di una ditta di calzature, costretto sulla sedia a rotelle a causa di una malattia sconosciuta che lo ha costretto all’amputazione delle gambe.

Per l’acquisto di due protesi bioniche, del costo di 160 mila euro, da tempo è partita una raccolta fondi a cui si è aggiunta, di recente, la donazione di 1500 euro dell’Asd Tommaso Assi. Settantamila euro, la somma raccolta fino ad oggi, certamente non è sufficiente per raggiungere lo scopo, ma si tratta di un importante risultato che sta stringendo l’intera comunità intorno al suo concittadino.

«Non sappiamo niente di questa malattia. L’unica certezza – spiega Luciana, moglie di Raffaele – è la sua forza di risalire e ritornare a vivere. Sicuramente è rinato anche grazie all’amore di tutta la città: in tanti ci hanno supportato psicologicamente ed economicamente. Tutto questo affetto non è da poco, ci ha ricaricato e abbiamo ricominciato a credere che tutto fosse possibile. Siamo felici di essere arrivati a questo punto».

Alle tante donazioni di cittadini, associazioni e aziende, è dunque arrivata anche quella importante dell’Asd Tommaso Assi. Un bel gesto di solidarietà per far brillare ancora di più la speranza di Raffaele di ricominciare a camminare. «Per la Tommaso Assi – dice Claudio Mannatrizio, componente del direttivo dell’associazione sportiva dilettantistica – il legame tra sport e solidarietà è un connubio perfetto e lo dimostrano tutte le manifestazioni organizzate. Ringrazio tutti gli atleti che hanno partecipato a questa donazione». Infatti, quest’anno con la Trani Triathlon Sprint e Tranincorsa l’associazione sportiva ha voluto sostenere concretamente Raffaele Lavacca con un gesto che pone al centro i bisogni di una persona e che sensibilizza ancora di più tutti a donare. Per il cinquantunenne tranese, come detto, si è mobilitata un’intera città, segnale di quanto la sua storia sia entrata nel cuore di molti.

Eventi in piazza, tornei sportivi e il passaparola sui social hanno trasformato l’obiettivo di Raffaele in un sogno per Trani. «La causa di Raffaele – spiega il sindaco Amedeo Bottaro – è diventata quella di una intera comunità e di questo non posso che esserne felice. Trani si è stretta intorno a lui e sta cercando di aiutarlo, come fatto dall’asd Tommaso Assi che dimostra di non fare soltanto sport ma anche tanta solidarietà. A Raffaele va il sostegno di un’intera città».

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