«Il valore di questa giornata è richiamare l’attenzione dell’intera comunità su un problema gravissimo: la violenza contro le donne». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne durante un evento organizzato nella sede del Consiglio regionale pugliese.
«La Regione Puglia è impegnata non solo sul terreno del supporto alle donne e ai minori, con investimenti importanti per il potenziamento dei centri antiviolenza, dei centri di ascolto, delle case rifugio e di tutte le attività di prevenzione e contrasto del fenomeno, ma anche con politiche di welfare e del lavoro che possano sostenere e tutelare le vittime concretamente», ha aggiunto Emiliano. «Importante oggi – ha sottolineato – è anche realizzare a tutti i livelli, politiche culturali e di sensibilizzazione che coinvolgano la società nel suo insieme, con uno sguardo particolare ai più giovani. Coltivare sin da piccoli consapevolezze, esperienze positive, che possano dare buoni frutti in termini di effettiva parità e di una società più equilibrata e giusta. Siamo tutti chiamati a questa attenzione e senso di responsabilità, ogni giorno dell’anno».
In Puglia nel 2021 sono stati 2.276 i nuovi accessi ai Cav (Centri antiviolenza), in aumento rispetto ai 2059 del 2019. Le donne sono di nazionalità italiana per l’88% dei casi e il 72% ha figli. Fra gli autori delle violenze figurano prevalentemente il partner e l’ex partner, che rappresentano complessivamente l’81,9% dei casi. Le donne più “esposte” alla violenza sono le coniugate e conviventi (46,5%), seguono le donne nubili e le donne separate/divorziate (24,9%).
«Ci siamo accomodati dentro un’educazione piena zeppa di stereotipi fino a semplificare la realtà con categorizzazioni che rischiano di vanificare ogni sforzo. Perché alla fine ciò che resta sono le parole insieme ai fatti. Troppi uomini ancora ritengono le donne come un oggetto di loro proprietà o comunque soggetti sottoposti ai loro ordini, al loro volere, e le donne non possono opporsi, e se lo fanno sono punite, fino alla morte. E la casa, il luogo che dovrebbe essere l’ambiente più sicuro per chi ci vive, il focolare domestico, diventa il luogo del sacrificio», ha detto la presidente del Consiglio pugliese, Loredana Capone presentando i progetti “Futura” e “Pari Pari”.
«In Puglia – ha aggiunto – stiamo facendo del nostro meglio e ho apprezzato l’attenzione dimostrata ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni al passaggio di consegne dalla precedente alla nuova commissione d’inchiesta sulla violenza di genere. Non c’è colore politico davanti a certe cose e nel ripartire sarà certamente anche opportuno comprendere se le norme esistenti sono adeguate e applicate nel migliore dei modi».
Complessivamente l’assessorato al Welfare della Regione Puglia ha investito 4 milioni di euro per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne per il biennio 2022-23, la metà del fondo è stato utilizzato già nel 2022.
«La violenza contro le donne – ha detto l’assessora al Welfare, Rosa Barone – è un fallimento della nostra società nella sua totalità poiché partendo da una concezione estremamente maschilista attraverso cui si ritiene la donna inferiore rispetto all’uomo, ne deriva un atteggiamento caratterizzato da sopraffazione e soprusi. Nel 2022 tutto questo è inaccettabile, anacronistico oltre che di una gravità estrema. In tal senso, è necessario essere consapevoli che l’educazione al rispetto, alla parità, deve affermarsi nelle famiglie, nelle scuole, fin dalla prima infanzia. Così come c’è bisogno che le donne che subiscono violenza si sentano protette, accolte, solo così avranno la forza di ribellarsi, di denunciare, di chiedere aiuto, di non rassegnarsi, semplicemente di poter vivere la propria esistenza in maniera libera e determinante».
Video di Andrea De Vecchis