«Sogno di organizzare una mostra in Puglia. Mi piacerebbe vivere e lavorare a Bari o a Lecce». Mauro Vescera, figlio di migranti pugliesi, è il direttore del museo di Vancouver.
Racconta la sua storia in una delle video interviste realizzate nel diario di viaggio “Attraverso lo specchio”, un racconto in diretta, attraverso post e incontri, voluto da Levante international film festival nella parte britannica del Canada. Vescera è originario di Vieste.
Papà Matteo e mamma Laura sono arrivati in Canada dal Gargano nel 1957. «Ho studiato tra l’Italia e gli Stati Uniti – racconta – e ora dirigo un museo che narra anche la storia della comunità italiana locale. Nella città verde è nato il movimento di Greenpeace ma porto sempre nel cuore l’Italia e la Puglia». Dopo aver portato i film pugliesi a New York con una rassegna dedicata agli immigrati d’America, continua il lavoro di promozione del territorio e di scambio culturale con i corregionali emigrati oltreoceano. Levante International Film Festival dedica il suo diario di viaggio ai pugliesi che vivono a Vancouver.
Come Michael Brascia, di famiglia barese, commerciante di capi Made in Puglia e il suo collega Carlo Nigro. «Mio padre è di San Vito dei Normanni. Prima siamo stati a Toronto, poi un periodo in Italia e poi di nuovo in Canada, a Vancouver», racconta. Prima broker di borsa, poi Carlo ha preso a lavorare nel negozio di abbigliamento maschile del fratello. «Lo stile di vita della west coast canadese è molto semplice – aggiunge – cerchiamo di trovare il compromesso con l’eleganza italiana». Il direttore artistico Mimmo Mongelli per tutta la settimana sui canali social sta raccontando storie partite dalla Puglia e sbarcate nella provincia canadese della Columbia Britannica.
Il progetto è sostenuto dalla Regione Puglia grazie alla legge per gli “interventi a favore dei Pugliesi nel Mondo”. Vancouver e la British Columbia sono un modello internazionale in merito alla qualità della vita e ai servizi al cittadino: sviluppo economico, cura dell’ambiente, produzioni culturali, salute e welfare, formazione scolastica d’eccellenza e cura per l’immigrazione. Le comunità italiane hanno giocato un ruolo significativo in questo percorso e ora il loro racconto “di ritorno” può dare un contributo al percorso di giusta transizione che la Puglia ha avviato. I pugliesi, infatti, costituiscono una rappresentanza molto significativa, con esponenti presenti nei ruoli chiave della vita delle città. Ciò ha consentito loro di appropriarsi di buone prassi nella gestione della cosa pubblica: un’esperienza che può e deve incoraggiare la terra di origine, coglierne l’aspetto innovativo, aprire il bagaglio di conoscenze e metterlo a disposizione dell’attuale terra di Puglia.