C’era anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, questa mattina, alla Festa dell’educazione alimentare organizzata a Bari da Coldiretti.
Nel corso dell’evento, il ministro ha firmato un protocollo d’intesa con il presidente Ettore Prandini. «I giovani sono il nostro futuro e oggi è una giornata importante per la scuola italiana», ha dichiarato il ministro Valditara nel suo discorso di saluto, di fronte a una platea di oltre 1.500 bambini giunti da tutta Italia con i loro insegnanti.
«Il Protocollo sottoscritto con Coldiretti è un segnale di grande fiducia. Ho incontrato qui tantissimi ragazzi e ascoltarli è stato davvero molto importante per me. Voglio ringraziare, come sempre, gli insegnanti che rendono possibile tutto questo con il loro lavoro. È importante dire che qui, oggi, c’è la vita. Perché la terra è vita, l’agricoltura è vita, la scuola è vita».
Valditara ha sottolineato tre punti: «La firma di questo Protocollo testimonia una grande attenzione del Governo e di Coldiretti per l’educazione alimentare, per la qualità delle mense scolastiche e quindi per la qualità della vita dei nostri ragazzi; al centro della nostra iniziativa ci sono la tutela della salute e la valorizzazione del territorio, c’è la difesa di una dimensione culturale centrale per la crescita dei giovani, la tutela della nostra identità; realizzeremo una grande riforma della formazione tecnico-professionale e porteremo gli operatori economici a insegnare nelle scuole. Abbiamo appena destinato risorse importanti al settore: gli Istituti agrari e alberghieri sono tra i destinatari di 166 milioni di fondi Pon e le scuole capofila degli Istituti Tecnici Superiori negli stessi settori sono tra i destinatari di oltre 64 mln di fondi Pnrr. Inoltre, stiamo lavorando per fornire una Carta dedicata a tutto il personale della scuola: ringrazio Coldiretti che ha aderito per prima a questa iniziativa. Lavoreremo al progetto nelle prossime settimane ma anticipo che conterrà opportunità importanti per i lavoratori del mondo della scuola», ha concluso il ministro.