Il governo imprime una accelerata all’autorizzazione di nuovi parchi eolici. Ieri, durante il Consiglio dei ministri, è stato deliberato il parere positivo di compatibilità ambientale per undici progetti dei quali ben otto riguardano la Puglia e la Basilicata. Queste le sedi previste per i nuovi impianti, tutti su terra ferma: Mondonuovo (comune di Mesagne – Br), potenza: 54 mw; Valleverde (Comune di Bovino – Fg – località “Monte Livagni”) e opere di connessione (da ubicare anche nei comuni di Castelluccio dei Sauri e Deliceto – Fg), potenza: 31,35 mw; repowering del parco eolico nei comuni di Motta Montecorvino e Volturara Appula -Fg, potenza complessiva 42 mw; San Pancrazio Torrevecchia (comune di San Pancrazio Salentino – Br) e relative opere di connessione alla rete di trasmissione nazionale (Rtn); (comuni di Avetrana – Ta – e Erchie – Br), potenza complessiva 34,5 mw; San Severo La Penna (Comune di San Severo – Fg) e relative opere di connessione, potenza complessiva: 47,6 mw; – San Potito (comune di Ascoli Satriano – Fg – località “Torretta”) e relative opere di connessione (Comune di Deliceto – Fg), potenza: 34,5 mw; progetto da realizzare nel comune di San Paolo Civitate (Fg), nelle località Pozzilli, Chiagnemamma, Cerro Comunale, Marana della Difensola – Quarantotto, Masseria Difensola e infrastrutture connesse, site nel territorio del comune di Torremaggiore (Fg), nelle località Fari e Rascitore, potenza: 42 mw; “Parco eolico San Severo” (comune di san Severo (Fg), potenza: 54 mw.
Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha prorogato il termine della valutazione di impatto ambientale per altri cinque impianti: il “Serra Gagliardi”, il cui progetto prevede la realizzazione in agro del comune di Genzano di Lucania (Pz), potenza 36 mw; – il “Castellani” da realizzarsi nel territorio del Maschito e Venosa (Pz), potenza: 38,995 mw; Rosamarina (comune di Lavello – Pz) e opere di connessione nei comuni di Venosa e Melfi (Pz), potenza: 37,1 mw. La crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina ha riscritto le priorità anche per l’Italia che punta, con sempre maggiore convinzione, sulle energie rinnovabili.
Da Palazzo Chigi hanno sottolineato come il provvedimento sia stato possibile grazie alle misure di semplificazione dei procedimenti autorizzativi previsti dal Decreto Aiuti firmato nelle scorse settimane.
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Di Mauro Massari15 Novembre 2024