Nonostante la sua giovane età, Solaika Marrocco chef del “Primo Reastaurant” di Lecce, è già un astro nascente della cucina. Originaria di Parabita, classe 1995 si è aggiudicata recentemente anche la firma del cornetto-gelato “Freedom”. Si tratta di uno tre gusti lanciati sul mercato da cornetto “Algida Limited Edition”, per la prossima stagione estiva 2023.
«La versione “Freedom”- precisa Marrocco – è composta da una cialda aromatizzata al caffè che al suo interno nasconde l’iconica punta al cacao, con una crema di gelato allo zabaione con salsa al cioccolato e al caffè. Il tutto è coronato da un gelato alla nocciola accompagnato da noccioline caramellate». Questo prodotto, secondo la giovane salentina vuole regalare agli assaggiatori dei gusti che sappiano esprimere la passione e l’audacia di chi ama la libertà. Le altre due varianti sono invece quelle del cornetto “Desire” a cura di Roberto Godi (chef del ristorante Desco di Milano) e del cornetto “Joy” di Juan Camilo Quintero (executive chef presso l’Hotel Borgo San Felice, in Toscana).
Marrocco, da sempre ha avuto una passione incontrollabile per il cibo che l’ha portata a esplorare ogni fondamento della cucina grazie al percorso di studi svolto presso l’Istituto alberghiero di Santa Cesarea Terme. Ha già ottenuto dei prestigiosi riconoscimenti, come il “Birra Moretti Gran Cru” conquistato nel 2017. Gambero rosso l’ha premiata, inoltre, come miglior chef emergente 2020. A confermarla come migliore giovane cuoca è stato anche il premio assegnatole da “Identità Golose” alcuni anni fa. Nel gennaio 2021, è stata protagonista, in veste di ospite, nella puntata del talent show culinario Masterchef Italia, in onda sulla piattaforma di Sky.
Inoltre, è stata l’unica donna a ricevere una nuova stella nell’ambito della “Guida Michelin 2022”, insieme al premio “Giovane dell’anno”. Lo scorso anno ha lanciato il piatto dell’estate: “ravioli di scapece in salsa di beurre blanc allo zafferano”. Una ricetta che ha inteso richiamare una delle tradizioni più radicate del Salento, la “scapece gallipolina”.