Il G7 in Puglia, ecco zona rossa e controlli ai confini contro attacchi e sit-in di protesta

Controlli alla frontiera con la Slovenia prorogati per altri sei mesi, chiusura dello spazio aereo, mare e porti presidiati, monitoraggio della rete e degli ambienti a rischio radicalizzazione, migliaia di forze dell’ordine e militari impiegati. Via al conto alla rovescia per il G7 di Borgo Egnazia al quale, in un difficile momento internazionale ricco di tensioni e conflitti, sono attesi i leader delle prime sette superpotenze mondiali. Due i fronti di rischio sui quali si concentra l’attenzione degli apparati di sicurezza: il terrorismo e le manifestazioni di protesta.

La scelta di Borgo Egnazia, resort nella campagna di Fasano, è stata fatta anche perché si tratta di un luogo isolato e facilmente controllabile nelle sue vie di accesso. Intorno sarà così costituita una bolla di protezione su due livelli: una “zona rossa” di massima sicurezza che includerà l’intera struttura, accessibile solo alle persone autorizzate; una “zona gialla” più ampia con controlli più attenuati. I grandi della terra faranno alcune “puntate” fuori dal Borgo: giovedì 13 è in programma una cena di gala al Castello Svevo di Brindisi, mentre Alberobello e Polignano a Mare potrebbero essere altre due località scelte per una visita ma ancora non c’è nulla di ufficiale.

Tante le personalità alle quali bisognerà garantire la massima sicurezza. Per la prima volta nella storia, infatti, sarà presente al G7 il Papa che parteciperà alla sessione dedicata all’intelligenza artificiale. Funzionari americani sono già stati in Puglia per sopralluoghi nell’interesse del presidente Joe Biden, sempre seguito a vista dagli uomini del Secret Service. Particolarmente stringenti saranno i servizi di sicurezza intorno all’aeroporto di Brindisi, dove arriveranno le delegazioni. Nei giorni del vertice sarà disposta la chiusura dello spazio aereo, mentre dal mare vigileranno unità navali della Marina con militari pronti a intervenire.

Il piano di sicurezza dovrà proteggere le personalità da possibili attacchi terroristici e proteste di piazza. Proseguiranno i controlli alla frontiera slovena attivati in seguito al conflitto israelo-palestinese. Lo hanno stabilito nel corso di un colloquio telefonico il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il suo collega sloveno, Bostjan Poklukar, proprio in vista della riunione in Puglia. Quella balcanica, infatti, è una rotta usata in passato per il transito di persone inserite in circoli jihadisti e va quindi monitorata con la massima attenzione: dal 21 ottobre, giorno del ripristino dei controlli, oltre 1.300 persone sono state respinte e un centinaio arrestate. Ci sono poi le proteste ‘No G7’ da gestire. Le tensione è alta su questo fronte e scontri si sono registrati a fine aprile a Torino in occasione della riunione del G7 dell’Ambiente. Iniziative sono state già annunciate dal Tavolo di coordinamento No G7: giovedì 13 giugno alle 20 in Piazza Vittoria a Brindisi si svolgerà “la cena sempre più povera destinata a tutto il mondo” in contemporanea con la cena dei 7 Grandi organizzata dalla Presidenza della Repubblica al Castello Svevo. Sabato 15 giugno alle 15 a Fasano ci sarà la manifestazione nazionale contro il summit.

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