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Il futuro di “Agromed”, parla Gianfranco Chiarelli: «Sarà un hub logistico per l’intero Mezzogiorno»

«Ci presentiamo in piena salute all’appuntamento con la fusione che porterà alla Camera di Commercio di Brindisi-Taranto». È quanto afferma il commissario straordinario della Camera di Commercio. Nella sala Monfredi della Cittadella delle imprese si è tenuta la conferenza di aggiornamento sullo stato di attuazione del progetto Agromed, gestito dalla omonima Società benefit interamente partecipata…

«Ci presentiamo in piena salute all’appuntamento con la fusione che porterà alla Camera di Commercio di Brindisi-Taranto». È quanto afferma il commissario straordinario della Camera di Commercio. Nella sala Monfredi della Cittadella delle imprese si è tenuta la conferenza di aggiornamento sullo stato di attuazione del progetto Agromed, gestito dalla omonima Società benefit interamente partecipata dalla Camera di commercio di Taranto.

Commissario, dopo venti anni di stallo Agromed è ormai incanalata verso una piena attuazione. Quali sono i principali problemi che ha dovuto affrontare?

«Da quando mi sono insediato nel 2021, è stato quello di superare due tipologie di blocco: uno di carattere gestionale e uno più generale e sistemico. In primo luogo, ho affermato con decisione il ruolo imprescindibile del socio unico Camera di commercio, ristabilendo la prerogativa di dettare gli indirizzi strategici indispensabili per la salvaguardia dell’interesse pubblico e delle imprese del territorio. La costruzione di un rapporto leale e sinergico con il presidente e con tutto il Consiglio d’amministrazione ha, poi, consentito l’accelerazione dell’avvio delle attività. In secondo luogo, voglio ricordare ancora una volta che il sito di Castellaneta ove opererà Agromed era sottoposto a sequestro e che ho dato corso ad ogni azione necessaria ad entrare legittimamente in possesso dell’area».

Concretamente quali saranno le prospettive future per Agromed?

«Voglio specificare che, per poter avere il sito, ho dovuto frenare anche il tentativo dell’allora amministrazione comunale di Castellaneta di affidare l’area a terzi. Insomma, una serie di ostacoli mi hanno obbligato, finanche moralmente, ad intervenire senza indugio per raggiungere l’obiettivo di realizzare un progetto di ampio respiro e con una prospettiva di lunghissimo periodo. Non mi preme solo che l’infrastruttura possa coadiuvare, grazie all’utilizzo dei fondi pubblici, il comparto agricolo e agroalimentare, ma che Agromed divenga un hub logistico di riferimento per l’intero Mezzogiorno. Una piattaforma orientata alla sostenibilità ed all’innovazione, creata e gestita da una società pubblica votata al beneficio comune, capace di incrementare il valore aggiunto del territorio e dell’area più vasta e di garantire, a regime, l’occupazione di alcune centinaia di persone».

Nei giorni scorsi un comunicato ha ridestato l’attenzione sulla questione accorpamento. Alcune associazioni hanno chiesto un’accelerazione delle procedure per giungere al compimento dell’unificazione dell’ente camerale di Taranto con Brindisi. Qual è la sua posizione nel merito?

«Nel maggio 2021, proprio in considerazione del prolungarsi delle vicende legate all’accorpamento con la Camera di Brindisi, il Ministro dello Sviluppo Economico mi ha conferito il mandato di Commissario Straordinario di questa Camera di commercio di Taranto, per gestire l’Ente fino alla fusione. Ho fatto tanto in questo complesso biennio e posso dire, sostenuto dagli atti e dai numeri, di aver pienamente garantito l’interesse istituzionale e quello – perfino superiore – delle imprese del territorio, garantendo l’attuazione degli indirizzi di sistema ed evitando che fosse procurato grave nocumento alla nostra economia. Ho voluto adottare sin dall’inizio un metodo di ascolto e di massimo rispetto con tutte le componenti territoriali. Credo che se non l’avessi fatto, oggi la Camera di commercio non sarebbe più in grado di dialogare con l’esterno. Al contrario, questa storica istituzione, è rimasta vitale, ha raccolto finanziamenti e li ha distribuiti alle aziende, ha sottoscritto accordi istituzionali importanti e non ha mancato alcun impegno in un momento così epocale per Taranto».

Come ha gestito i momenti di litigiosità?

«In piena terzietà, ho provato ad abbassare il livello di conflittualità locale e interprovinciale, per facilitare l’insediamento di un Organo amministrativo maturo e pronto da subito a lavorare nell’interesse del sistema socio-economico. Leggo, infatti, che ora vi è finalmente sintonia fra le associazioni di categoria e che vi sono già dei progetti rispetto alla governance dell’ente. Ne sono molto soddisfatto poiché, anche grazie a questo mio approccio, ci presentiamo in piena salute all’appuntamento con la fusione che porterà la Camera di Brindisi-Taranto a diventare la seconda Camera di commercio pugliese per dimensioni».

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