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Il futuro della Puglia del turismo. Patruno: «Con gli stranieri puntiamo sulla destagionalizzazione»

«Le polemiche arrivano puntuali ogni anno: a luglio il calo delle presenze, a ferragosto le risse. Mentre quella dei prezzi è una questione seria che va affrontata partendo dal fatto che riguardano tutto, anche sul turismo». Lo afferma Aldo Patruno, direttore generale del dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.…

«Le polemiche arrivano puntuali ogni anno: a luglio il calo delle presenze, a ferragosto le risse. Mentre quella dei prezzi è una questione seria che va affrontata partendo dal fatto che riguardano tutto, anche sul turismo». Lo afferma Aldo Patruno, direttore generale del dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.

«Abbiamo raggiunto un risultato importante, siamo riusciti ad allungare il tempo della stagione balneare che va da giugno a settembre e anche oltre. Abbiamo cominciato a rendere il territorio attrattivo soprattutto per i turisti stranieri, in mesi molto diversi. In questo primo semestre dell’anno abbiamo un più 10 per cento di arrivi e presenze, di cui la gran parte stranieri: questa è la prova più efficace della destagionalizzazione in corso».

La Regione da alcuni anni sta lavorando per diversificare sempre di più l’offerta che non può essere collegata soltanto al mare, che rimane comunque il prodotto principe, disponendo di ben 850 chilometri di coste, ma che ha bisogno di essere affiancata all’enogastronomia, al paesaggio e alla natura, allo sport e al benessere e al patrimonio culturale materiale e immateriale.

«Oggi non abbiamo bisogno di fare promozione generalista della Puglia, come fatto fino a qualche anno fa con slogan come “we are in Puglia” – afferma Patruno – ma abbiamo bisogno di puntare sulla qualità e sulla diversificazione della promozione: investire nel cicloturismo, nel wedding, nel palinsesto unico degli eventi e delle attività culturali».

Oggi si parla di turismo in Puglia esteso tutto l’anno. Lo sa bene l’imprenditore Attilio Caputo della catena Caroli Hotels che nel Salento gestisce ben cinque strutture alberghiere. «Finora abbiamo sempre ragionato su un periodo ristretto che è quello di giugno-settembre, mentre dobbiamo allargare gli orizzonti della stagione turistica e farla coincidere con i 365 giorni dell’anno, anche per affrontare problematiche che non possono essere trasportate da una stagione all’altra. Chi viene in Puglia ha già un feeling consolidato perché la conosce. Le aspettative sono legate al decoro urbanistico, alla pulizia: le basi per iniziare ad essere ospitali. C’è bisogno di avviare un confronto tra partner pubblico e privato, perché solo così nascono le idee che potrebbero portare a mettere sul tavolo problematiche conosciute e che possono essere risolte con una programmazione di lungo periodo. Questa sinergia credo che possa essere uno degli obiettivi prossimi. Le mie strutture alberghiere sono aperte tutto l’anno con grande difficoltà. Mi auguro – conclude Caputo – che su queste basi si possano creare le condizioni per riflettere con tutti gli operatori del comparto turistico».

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