Pasqua e pasquetta da tutto esaurito nonostante il tempo. Si tratta di un successo annunciato visto che le strutture alberghiere di Puglia e Basilicata registravano il tutto esaurito.
Le previsioni climatiche poco favorevoli, però, avevano fatto temere possibili disdette che per fortuna non si sono verificate. «Abbiamo registrato non solo l’arrivo dei primi stranieri ma anche il raggiungimento della destinazione prefissata da parte degli italiani», afferma Andrea Sabato, alla guida del gruppo “Talea”, proprietario di diverse strutture tra Polignano e Monopoli. «Le condizioni meteo non favorevoli erano state annunciate da giorni – sottolinea -. Eppure la gente non si è tirata indietro. È l’ennesima conferma della voglia di viaggiare degli italiani, soffocata soprattutto tra il 2020 e il 2022».
La differenze è evidente anche rispetto allo scorso anno. «Non è stato semplice all’inizio della scorsa stagione – ricorda Sabato -. Oggi invece registriamo l’arrivo anche dei primi americani, un gruppo di ciclisti». I numeri positivi soprattutto negli agriturismi che proseguono il trend positivo registrato anche durante la pandemia.
Nelle novecento strutture pugliesi sono numeri da tutto esaurito secondo l’analisi di Coldiretti. «La cucina a “chilometro zero – evidenziano dall’associazione – è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, in un paese come l’Italia dove un circa un terzo del budget delle vacanze di Pasqua è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici nei mercati che si moltiplicano con l’arrivo della primavera».
I dati pugliesi sono in linea con il trend nazionale che si conferma positivo per il settore. Stando a uno studio realizzato da Assoturismo-CST, su un campione di 1.703 imprese italiane della ricettività, Sono più di 6,5 milioni le presenze turistiche nei due giorni di festa, con un incremento del 7,3% rispetto allo scorso anno. Sarebbero le regioni del Centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del Sud-Isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il Nord Ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri).