Il faro di San Cataldo, tra i più alti e più antichi d’Italia, sarà presto sede di due musei dedicati alla radio per omaggiare la storia della tecnologia e delle telecomunicazioni ed in particolare Guglielmo Marconi, inventore della radio e che proprio qui – il 3 agosto del 1904 (all’età di 30 anni) – effettuò il primo collegamento radiotelegrafico via etere oltre il mar Adriatico per raggiungere il Montenegro.
Marconi dopo aver brevettato in Inghilterra, nel 1896, all’età di 22 anni, il nuovo sistema di telegrafia senza fili, sperimentò per anni il sistema da lui inventato e Bari fu città di questi studi. Il servizio radiotelegrafico regolare Europa-America fu nel 1902, a cui seguì la radiocomunicazione con onde lunghe (1904), con quelle corte (1916) e cortissime (sperimentare dal 1923 sino alla morte nel 1937) e il primo radiofaro marittimo (1920).
Il faro di Bari con i suoi 66 metri di altezza, 380 scalini e i 152 anni di età (è stato costruito nel 1869), e forma ottagonale, è punto di riferimento per navi e pescherecci di passaggio o in arrivo nel porto pugliese. Per conservare questo importante pezzo di storia, oggi bene culturale sottoposto a vincolo della Soprintendenza, l’Amministrazione comunale ha pronto un progetto di restauro e rifunzionalizzazione di una parte di esso. L’importo complessivo da investire di 510mila euro, sarà finanziato con il progetto “CoHeN – Coastal Heritage Network” nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano.
Per la sua valorizzazione è prevista la realizzazione di un “Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia” e del “Museo della radio”, in ricordo di Marconi. I due musei saranno posti al piano terra in cinque ambienti.
Uno racconterà la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, nonché la figura di Guglielmo Marconi, mentre nell’altro saranno esposti i materiali relativi alla storia del faro di San Cataldo, al cammino dei fari di Puglia e all’itinerario delle torri in terra di Bari.
L’intero progetto è stato presentato al professor Alberto Chiantera, direttore del Museo della radio di Verona e portavoce di Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, molto attiva nella ricostruzione della storia e della vita del padre. L’illustrazione dettagliata dei lavori si è svolta durante un incontro a Palazzo di Città, al quale hanno partecipato pure l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso e il capitano di Fregata Tommaso Dangelico, comandante del Marifari di Taranto che controlla la Puglia e altre regioni del Sud, oltre a gestire la struttura barese per la Marina militare con il farista. A voler conoscere i dettagli del progetto è stato proprio Chiantera con il quale seguirà ora una collaborazione su come allestire al meglio il museo, anche in termini di contenuti, visto l’interesse e il compiacimento mostrato dall’illustre ospite. Lo stesso è poi stato accompagnato in una visita al faro – sino in cima – dove ha potuto godere di un panorama unico.
Il Comune di Bari conta di effettuare la procedura di affidamento dei lavori e la contrattualizzazione entro la fine dell’anno, con l’avvio dei lavori nel primo semestre del 2022.