Il Covid infrange il suo sogno: ballerino si reinventa autista. La storia del 25enne Giampiero Santoro

Ballerino e maestro di danza per vocazione e passione, ma adesso autista per necessità. Questa è una (bellissima) storia che arriva da Altamura e il protagonista è un giovane ragazzo di 25 anni che si chiama Giampiero Santoro. Che, dopo la terribile pandemia causata del Covid, ha capito quanto fondamentale nonché indispensabile fosse dare una svolta alla vita per poter far fronte alle tantissime spese ogni giorno da affrontare. E magari può essere da ispirazione per tanti altri della sua età che non ce la fanno o che hanno visto i propri sogni andare in fumo a causa del Coronavirus.

La storia recente parte dal 2020, ma in realtà è necessario partire prima. Giampiero fin da piccolo – dall’età di nove anni per essere precisi – ha ereditato dal papà Carlo e dalla mamma Sara la passione per la danza (in tutte le sue sfaccettature, eccezion fatta per quella classica), tanto più che la sua famiglia ha una scuola ad hoc (“Bolero Dance”) non solo ad Altamura ma anche a Gravina in Puglia e dove lui, il nostro 25enne, è anche istruttore.

Il suo talento emerge quasi subito tanto da sfondare persino nei confini nazionali, come dimostrano i titoli di Campione italiano di danze caraibiche nel 2016 e nel 2018. Accanto a tutto questo – ed è un dettaglio non da poco e presto si capirà il perché – non perde occasione anche per sviluppare un’altra “competenza”: l’autista.

«Tre anni fa poi – racconta Giampiero – l’esplosione del Covid e il dover chiudere la scuola di ballo è stato un colpo terribile perché mi sono sentito spogliato di una fondamentale parte di me. Di noi. Della nostra famiglia. Mi sentivo in terribile difficoltà anche perché iniziavo a fare non poca fatica nel pagarmi le spese. Abbiamo anche riaperto, ma le cose erano completamente cambiate e non è più come prima».

L’epifania è arrivata un anno e mezzo fa, quando ha trovato lavoro come autista di consegne di prodotti surgelati per una azienda di Matera e con la quale ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Servendo la zona di Altamura e Gravina. Mansione che comunque non gli ha impedito o impedisce di mettere da parte la danza, che porta avanti anche con lezioni private. «Andare fuori? Ammetto – conclude – che è un qualcosa che ho fatto una volta poco prima del Covid perché sono stato un paio di mesi a Milano dove volevo aprire una scuola di danza, ma poi sono tornato in Puglia».

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