Il clima pazzo e l’agricoltura in ginocchio, in campo la Provincia di Matera: «La Regione si muova»

La crisi del comparto agricolo sarà al centro della seduta monotematica del Consiglio provinciale di Matera convocata per mercoledì 10 luglio. L’obiettivo? Chiedere alla Regione Basilicata la dichiarazione dello stato di emergenza e lo stanziamento di fondi adeguati.

I problemi

I consiglieri, dunque, discuteranno della crisi che attanaglia un comparto, come quello agricolo, che è strategico per l’economia della provincia di Matera e della Basilicata nel suo complesso. Una crisi che, nelle ultime settimane, si è manifestata con molteplici sfaccettature. Qualche esempio? L’invasione di cinghiali che, al pari di lupi e cani inselvatichiti, devastano i campi coltivati e aggrediscono non solo gli animali allevati ma anche gli esseri umani. Su questo fronte, proprio ieri la Regione Basilicata ha stanziato 137mila euro con i quali i Comuni potranno acquistare e installare dispositivi di cattura come trappole “PigBrig”, chiusini, gabbie o recinti di cattura.

Il clima pazzo

Altro nodo da sciogliere è il clima pazzo. Da una parte, infatti, agricoltori e allevatori devono fare i conti con la siccità che fa mancare l’acqua per irrigare i campi e abbeverare gli animali. Non a caso, già nelle scorse settimane, molti imprenditori agricoli si sono rivolti ai Comuni e alla Protezione civile per avere l’acqua che ormai scarseggia. Dall’altra parte ci sono gli eventi atmosferici estremi, come le improvvise grandinate che hanno danneggiato le colture, a cominciare dalle albicocche.

Marrese in campo

Di qui l’impegno di Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera: «È doveroso da parte nostra fare sintesi e far sentire la nostra solidarietà agli agricoltori, che certamente attraversano un momento delicato. Ho deciso di convocare il Consiglio, anche su richiesta dei consiglieri provinciali Concettina Sarlo, Carlo Ruben Stigliano e Nunzio Gallotta, proprio per deliberare un atto da inviare successivamente alla Regione affinché si faccia carico di intraprendere tutti gli atti opportuni e necessari in favore di un settore fondamentale e trainante per l’intero territorio regionale. È un modo concreto per dimostrare solidarietà ad agricoltori e allevatori, ma anche per evitare che tante famiglie .vadano incontro a difficoltà insuperabili»

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