“Nature omaggio alla Terra” è il titolo scelto per la settima edizione di Luci e Suoni d’Artista, il progetto di arte pubblica del Comune di Ruvo ideato e diretto da Vittorio Palumbo dal 2016, progettato con Ivan Iosca e realizzato attraverso la collaborazione di artisti, artigiani, associazioni, imprese, scuole e tante persone di tutte le età che hanno partecipato ai laboratori che si sono tenuti in città nelle scorse settimane.
Riportare la natura al centro degli spazi urbani e della vita collettiva, promuovere la conoscenza del mistero che ancora accompagna certi aspetti della vita delle piante e condividere la bellezza delle forme e dei colori che queste ci regalano ogni giorno; sono questi i principi che hanno guidato la definizione del progetto particolarmente audace di quest’anno, sulla scorta del pensiero di esperti, filosofi, poeti, scrittori come Stefano Mancuso, Amartya Sen, Gianni Rodari, Rob Hopkins. Luci e Suoni d’Artista ha il sostegno di Regione Puglia attraverso Teatro Pubblico Pugliese e si avvale quest’anno anche della collaborazione di Pugliapromozione grazie alle risorse del Piano Strategico del Turismo “PUGLIA365” per la promozione, comunicazione e valorizzazione turistica ottenute direttamente da Bass Culture, già partner del Comune per il Talos Festival, con un progetto candidato all’avviso pubblico per operatori economici. L’appuntamento per l’accensione del percorso luminoso è fissato per oggi, mercoledì 7 dicembre 2022, alle ore 20.30 in Piazza Matteotti e simultaneamente nelle altre vie interessate del centro storico.
Il progetto
Quello che si conclude a breve è stato l’anno più difficile per la sopravvivenza della nostra specie sul Pianeta, la crisi climatica che stiamo vivendo chiede un cambiamento che non è più rimandabile e al quale ciascuno di noi può e deve dare il proprio contributo.
Il percorso luminoso costruito quest’anno vuole essere allora la rappresentazione simbolica di cosa potrebbe accadere se la natura riprendesse spazio e se noi ritrovassimo armonia nel rapporto con lei. Partendo di qui, l’edizione di quest’anno prova a lanciare un appello a immaginare la possibilità di un futuro diverso da quello che oggi si prospetta. Un appello lanciato proprio in un periodo come quello delle festività natalizie, perché generativo di nuove speranze e aperto sul domani.
Il percorso 2022
Piazza Matteotti, uno dei cuori pulsanti della città, per tutto il mese di dicembre e fino al 7 gennaio si trasformerà in una foresta costruita al confine tra realtà e immaginazione, desiderio e necessità: 31 alberi veri della specie Schinus terebinto, circondati da 4 querce da sughero che hanno più di cento anni e hanno visto cambiare il Pianeta sul quale viviamo e sono ancora qui a dirci come sopravvivere; il grande albero di luminarie in forma di fiori interamente coprogettato e realizzato nei laboratori; le grandi farfalle colorate di legno e luce. Tutti questi elementi insieme, di linfa e di legno, formano una foresta urbana luminosa al centro della quale sostare e immaginare come sarebbe se fosse possibile farlo sempre e ovunque.
Gli alberi acquistati attraverso il progetto saranno poi piantati in un area verde cittadina per compensare l’impatto di CO2 che il progetto di Luci e Suoni d’Artista – per quanto da sempre leggero e sostenibile nelle scelte dei materiali e nei consumi energetici quest’anno ridotti al minimo – avrà comunque prodotto, perché ogni azione umana lascia pur sempre un’impronta.
Come ogni anno alcune opere saranno interattive, i visitatori potranno cioè interagire con esse e diventarne protagonisti. Da un lato l’installazione Nature Sonore, casette per gli uccellini a grandezza naturale nelle quali, grazie a un raffinato lavoro tecnologico, gli umani e il mondo vegetale possono comunicare: avvicinandoci e accarezzandole, le piante ci “sentiranno” e ci “parleranno” con suoni musicali che sono un omaggio all’arte più popolare in questa città.
Dall’altro lato le macchine de I raccontastorie a manovella, casette con le orecchie di grammofono dalle quali ascoltare le storie di semi, fiori, frutti, tronchi, radici, petali, querce, ulivi, tronchetti della felicità e ciliegi ideate, scritte e raccontate da alcuni cittadini e cittadine dai 6 agli 80 anni durante i laboratori di scrittura creativa nelle scuole e in alcune associazioni cittadine tenuti da Raffaella Giancipoli.
Percorrendo poi via De Gasperi e Vittorio Veneto si potranno scoprire dei grandi occhi luminosi sospesi che dicono del potere della visione, dello sguardo e dell’immaginazione e richiamano i versi di una poesia di Gianni Rodari, altro maestro di pensiero di questa edizione: Il cielo è di tutti gli occhi, di ogni occhio è il cielo intero. Sotto la loro guida, ci si potrà fermare a osservare l’installazione fotografica a cura di Giulio De Leo della Compagnia Menhir realizzata durante la residenza artistica a Ruvo della compagnia tedesca di danza contemporanea DIN A 13, dal titolo Nature umane in cui corpi e luci giocano in una danza che apre alle infinite possibilità di movimento e vita del genere umano.