Il caro energia mette in ginocchio le stalle: a rischio la produzione di formaggi

In Puglia quasi una stalla su dieci, l’8%, si troverebbe in «una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività per l’esplosione dei costi»: lo denuncia Coldiretti Puglia.

Secondo l’organizzazione ci sarebbero, di conseguenza, «rischi per l’economia e l’occupazione ma anche per l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio enogastronomico regionale». In 3 anni, secondo i calcoli di Coldiretti Puglia, da giugno 2019 a giugno 2022, in Puglia hanno già chiuso 266 stalle, e adesso «l’emergenza economica mette» ulteriormente «a rischio la stabilità della rete zootecnica, importante non solo per l’economia ma perché ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate».

Da difendere secondo la Coldiretti Puglia c’è un sistema composto da 2mila stalle da latte che garantiscono una produzione di 108.000 tonnellate di latte che esprime un valore di oltre 130 milioni di euro e oltre 40.000 tonnellate di formaggi.

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