I genitori di Nadia Toffa visitano l’oncologia pediatrica del Ss. Annunziata di Taranto: «Era nel suo cuore»

«Il soffio di vita di Nadia illumina il nostro ospedale e riempie di umanità e affetto il nostro lavoro e l’entusiasmo e la forza di questa giovane donna continuano a sentirsi nei corridoi del reparto, attraverso l’apertura al volontariato e l’approccio non solo clinico ma anche di amore e accoglienza col sorriso che caratterizza tutto il personale». Lo ha detto il direttore generale dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, Vito Gregorio Colacicco, nell’accogliere i genitori di Nadia Toffa nel reparto di pediatria e di oncologia pediatrica.

Accompagnati da Massimiliano Andreetta, giornalista di Piazzapulita ed ex autore de Le Iene, collega e amico di Nadia, la signora Margherita e il marito hanno voluto visitare anche l’ospedale nel corso della loro visita a Taranto e provincia organizzata per promuovere la raccolta fondi per la Fondazione dedicata alla memoria della giovane giornalista che tanto ha amato Taranto e i suoi bimbi più sfortunati.

«Il 10 giugno Nadia Toffa ha compiuto 44 anni – racconta Andreetta – per me è stata una sorella maggiore, mi ha insegnato a trasformare le segnalazioni in servizi per la tv e in articoli che potessero interessare le persone e anche lasciare un segno nella loro vita. Con questo mio libro “Diete e bugie” ho finalmente potuto renderle grazie: sviluppando quello che avevamo costruito insieme, è nato questo libro che è dedicato a Nadia e che spero possa renderla orgogliosa».

La signora Margherita, insieme al marito e alla piccola delegazione che l’accompagnava, ha regalato dolci parole al ricordo della sua amata figlia e ha dimostrato nuovamente il grande affetto che la lega a Taranto e al suo reparto di oncoematologia pediatrica, nato anche grazie alla raccolta fondi promossa dalla stessa Nadia: «Con la Fondazione siamo pronti a supportare il reparto che Nadia ha contribuito a far nascere. Sono in contatto con il dottor Cecinati, ora stiamo aiutando altri ospedali, ma Taranto è e rimarrà sempre nel nostro cuore, perché era nel cuore di Nadia. La perdita di una figlia è disperazione ma tutto quello che possiamo fare e l’affetto che riceviamo ci dona pace e serenità. Sapere che Nadia è ancora così amata anche qui a Taranto, che la sua energia può fare ancora tanto, dà un senso anche alla nostra vita».

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