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«I baresi vogliono doppi servizi e posto auto. In tanti prediligono le nuove costruzioni». L’intervista

«Oggi i baresi che cercano casa chiedono doppi servizi, cucina abitabile e posto auto». A dirlo è Vanni Ruggiero, agente immobiliare e amministratore di Homedreams, che aggiunge: «Se parliamo di dimensioni, i baresi cercano case dai 2 ai 3 vani, che sono quelle che più hanno mercato e che più si vendono». Meglio il nuovo?«I…

«Oggi i baresi che cercano casa chiedono doppi servizi, cucina abitabile e posto auto». A dirlo è Vanni Ruggiero, agente immobiliare e amministratore di Homedreams, che aggiunge: «Se parliamo di dimensioni, i baresi cercano case dai 2 ai 3 vani, che sono quelle che più hanno mercato e che più si vendono».

Meglio il nuovo?
«I miei clienti lo prediligono. Anche perché oggi, con quelli che sono i costi di una ristrutturazione, non conviene acquistare una casa usata».

Qual è l’età media di chi compra casa a Bari?
«La maggior parte degli acquirenti hanno un’età compresa tra i 27 e i 35 anni. Si tratta di ragazzi che consolidano la famiglia e che hanno la necessità di avere un tetto sulla testa».

Che ne pensi del report di Idealista?
«Innanzitutto non è proprio corretto inserire il Libertà (che non è tra i più richiesti) nella macro-zona con San Nicola e Murat. Nonostante questo, però, a grandi linee questo report dà un quadro abbastanza veritiero».

Madonnella primo a Bari e undicesimo in Italia. Confermi?
«Secondo la mia esperienza Madonnella non è così richiesto a Bari. A suo favore va il fatto che è un rione centrale che non ha i costi del centro ma che gode di tutti i servizi di quest’ultimo».

Quali sono i quartieri più richiesti dai suoi clienti?
«San Pasquale, Poggiofranco e Picone. E il fatto che questi due siano quinti in graduatoria mi sembra un dato un po’ anomalo perché Picone – quartiere centralissimo, pieno di servizi e ben collegato con la tangenziale – oggi è addirittura più richiesto di Poggiofranco».

Quali sono quelli in cui si registrano meno compravendite?
«Santo Spirito, Enziteto, Loseto e Carbonara. Quella periferia con un tessuto socio-economico meno facoltoso. Tra questi potrei inserire anche il San Paolo, ma lì le case si vendono lo stesso».

Com’è cambiato il mercato immobiliare a Bari negli ultimi anni?
«I clienti sono un po’ più attenti, fanno delle richieste ben precise e soprattutto si sono “vivacizzate” quelle zone che si stavano addormentando, penso a San Pasquale bassa».

Quanto incidono i mutui sulle compravendite?
«Non tutti hanno la possibilità di acquistare un immobile in contanti. È chiaro che se i mutui aumentano il mercato rallenta. La loro incidenza riguarda un buon 75%».

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