Bambini disabili senza educatrici a scuola e servizi sociali che non rispondono. Una battaglia quotidiana con la burocrazia. È il racconto di Rosario Gianfreda, papà di due gemellini autistici di 7 anni che, almeno fino al 23 settembre, sono rimasti sprovvisti di educatrici a causa di un ritardo della gara d’appalto comunale per l’individuazione delle figure professionali da assegnare alla scuola. Rosario e i suoi figli vivono a un chilometro da Grottaglie, nel territorio del comune di Villa Castelli. Essendo quest’ultima più lontana, i piccoli frequentano da sempre le scuole nella città delle ceramiche.
«Quando i miei figli frequentavano la scuola materna “Campitelli”, avere la garanzia delle forme assistenziali è sempre stato un problema, soprattutto per quanto concerne il diritto all’educatrice», racconta papà Rosario. «Essendo i piccoli residenti in un altro comune e soprattutto in un’altra provincia, il Comune di Grottaglie non copre le spese per i bambini fuori territorio, in più il sistema scuola non si interfaccia con gli altri ambiti territoriali di competenza ma soltanto con quelli della provincia di Taranto».
Il ruolo della burocrazia
Ogni anno questo papà è costretto a recarsi ai servizi sociali di Villa Castelli e l’ambito territoriale di Francavilla Fontana, che scrive alla scuola e al Comune di Grottaglie chiedendo un preventivo di ore effettivamente svolte dalle educatrici per farsi carico delle spese. E qui iniziano i problemi. Perché, secondo quanto racconta Gianfreda, la scuola perde le mail e i Servizi sociali di Grottaglie non rispondono. Ed ora il problema si ripropone anche alle scuole elementari.
«I miei figli hanno iniziato il 9 settembre alla scuola Sant’Elia. Per uno dei due bambini il sostegno è ok con una meravigliosa maestra di ruolo. Il gemello è invece senza sostegno, poiché l’insegnante assegnata è in congedo matrimoniale e al momento c’è una maestra di rinforzo in via temporanea perché la gara d’appalto per le educatrici non è ancora partita».
Il mancato dialogo
L’ambito di Francavilla ha inviato una pec ad agosto sia alla scuola che al Comune sulla gara d’appalto, ma senza ottenere risposta. Così, è sempre papà Rosario ad andare ai Servizi sociali di Grottaglie e chiedere lumi, ma gli viene risposto che chi se ne occupa al momento non è presente. Così «si arriva al 23 settembre e sia i miei figli che tutti gli altri bambini aventi diritto sono senza educatrici. Mi chiedo perché deve essere la famiglia ad andare da un ufficio all’altro per risolvere i problemi di comunicazione e burocrazia quando invece dovrebbe essere gli uffici preposti a garantire i servizi essenziali per ogni bambino disabile», dice amareggiato il papà.