Un nuovo modello di giustizia più accessibile e vicino ai cittadini, soprattutto alle fasce più vulnerabili. È quello che la Regione Puglia ha inaugurato stamattina presentando la rete degli Uffici di prossimità. L’obiettivo è quello di digitalizzare i fascicoli di volontaria giurisdizione e di permettere ai cittadini di svolgere alcune pratiche direttamente presso i Comuni di appartenenza, senza dover raggiungere le sedi dei Tribunali.
Un progetto concreto per avvicinare la giustizia ai cittadini
Il progetto, nato dalla sinergia tra Regione Puglia, Ministero della Giustizia e Comuni pugliesi, ha già portato all’apertura di Uffici di prossimità in 3 Comuni: Barletta, Minervino Murge e Noicattaro. Entro il 2024 saranno attivi in altri 41 Comuni, per un totale di 44, coprendo un bacino di utenza di oltre 700mila cittadini.
Come funzionano gli Uffici di Prossimità
Nei nuovi Uffici di prossimità, i cittadini potranno usufruire di una serie di servizi, tra cui orientamento sugli istituti di protezione giuridica (amministrazione di sostegno, tutela, nomina di curatori), distribuzione e compilazione della modulistica per le procedure giudiziarie, supporto nella redazione di atti legali (ricorsi, istanze, ecc.), aggiornamenti sullo stato delle procedure di volontaria giurisdizione, deposito telematico degli atti, un modello innovativo per una giustizia più equa.
«Gli Uffici di prossimità rappresentano un passo concreto verso una giustizia più equa e accessibile per tutti i cittadini, in particolare per quelli che vivono nei territori più lontani dai Tribunali», ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci. «Grazie a questo progetto, la tecnologia semplifica la vita dei cittadini e permette loro di avere a disposizione servizi essenziali direttamente nel loro Comune».
Un progetto in continua evoluzione
L’obiettivo è quello di ampliare ulteriormente l’offerta di servizi degli Uffici di prossimità, anche grazie al nuovo progetto del Ministero della Giustizia “Una giustizia più inclusiva”. Il progetto si propone di integrare gli strumenti attualmente a disposizione con nuove iniziative dedicate ai soggetti sottoposti a misure penali.