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Giorno del ricordo, Emiliano: «Il passato non può essere cancellato». A Bari una piazzetta per Norma Cossetto

«Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare seme di pace e di crescita civile. Questo è l’impegno di cui negli ultimi anni il nostro Paese si è reso protagonista insieme alla Slovenia e alla Croazia per fare delle zone di confine una terra di incontro e prosperità,…

«Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare seme di pace e di crescita civile. Questo è l’impegno di cui negli ultimi anni il nostro Paese si è reso protagonista insieme alla Slovenia e alla Croazia per fare delle zone di confine una terra di incontro e prosperità, di collaborazione, di speranza». Con le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dedica il suo pensiero alle vittime delle foibe che vengono commemorate oggi, in occasione del Giorno del ricordo.

«È importante che i giovani ascoltino con il cuore aperto testimonianze, interventi e convegni per onorare le vittime – prosegue Emiliano -, ricordare gli eventi ed essere partecipi di una società solidale, valori necessari per costruire un futuro di pace. Il passato non può essere cancellato ma è doveroso assicurare per l’avvenire il diritto a una terra dove sentirsi sicuri, a una società in cui condividere valori e in cui generare prosperità», aggiunge il presidente della Regione Puglia.

«Conoscere le storie e le parole di uomini e donne coraggiosi mantiene vivi i principi fondanti della nostra Repubblica», conclude Michele Emiliano.

In occasione del Giorno del ricordo, istituito per ricordare i martiri delle foibe, questa mattina, nel Villaggio Trieste, è stata intitolata una piazzetta a Norma Cossetto, vittima delle foibe e medaglia d’oro al Merito civile.

La piazzetta si trova nel Municipio III di Bari, nei pressi del Villaggio Trieste, luogo in cui da 60 anni vivono le famiglie dei profughi della seconda guerra mondiale provenienti dall’Istria, da Fiume, dalla Dalmazia, dai Balcani, dalla Romania, dalla Grecia, dalle isole dell’Egeo, dall’Africa e dagli Abruzzi.

Sempre nel Villaggio Trieste, in largo Policarpo, si trova la targa in memoria delle vittime delle foibe.

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