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Giornata mondiale del fegato, il “De Bellis” di Castellana Grotte lancia una campagna di prevenzione

In occasione della Giornata mondiale del fegato, che ricorre domani 19 aprile, l'istituto nazionale di Gastroenterologia "Saverio De Bellis" di Castellana Grotte, avvia una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per valutare lo stato di salute del proprio fegato. Fino al 19 maggio prossimo «un'équipe di medici, nutrizionisti e ricercatori metteranno al servizio del cittadino…

In occasione della Giornata mondiale del fegato, che ricorre domani 19 aprile, l’istituto nazionale di Gastroenterologia “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte, avvia una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per valutare lo stato di salute del proprio fegato.

Fino al 19 maggio prossimo «un’équipe di medici, nutrizionisti e ricercatori metteranno al servizio del cittadino un dettagliato programma diagnostico e seguiranno il paziente per eventuali terapie o per proporre un regime dietetico anche sperimentale». Lo afferma Enzo Delvecchio, presidente del Comitato di indirizzo e verifica dell’Istituto nazionale di Gastroenterologia “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte.

Per partecipare basterà registrarsi online su https://tinyurl.com/bdfk2mcx e rispondere ad un breve questionario per poter essere avviati al percorso diagnostico più idoneo.

Enzo Delvecchio e Gianluigi Giannelli

«Le malattie epatiche, a seconda della diversa eziologia – spiega il direttore scientifico Gianluigi Giannelli – colpiscono circa un terzo della popolazione mondiale, vengono diagnosticate spesso in ritardo essendo poco sintomatiche, e questo comporta il rischio di una diagnosi a volte troppo tardiva. Di qui l’importanza di una campagna di sensibilizzazione che l’Irccs “De Bellis” sposa attraverso la prevenzione, a partire dalla steatosi epatica fino alla cirrosi epatica e l’epatocarcinoma».

Durante tutto il mese seguiranno iniziative divulgative per spiegare l’importanza della prevenzione che passa necessariamente dall’adozione di un corretto stile di vita, fino all’adesione ad un programma di sorveglianza per pazienti con uno stadio di malattia avanzata al fine di individuare il più precocemente possibile l’eventuale sviluppo di un tumore epatico.

Si tratta, conclude Delvecchio, di «un’intensa attività che sarà completamente gratuita per il cittadino resa possibile dal progetto di ricerca “Salus in Apulia 2.0” finanziato dalla Regione Puglia».

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