Esercizi di military fitness per i bambini della scuola elementare che, durante una manifestazione in piazza dell’Esercito italiano, hanno anche indossato giubbini antiproiettile.
È accaduto nei giorni scorsi a Gioia del Colle e ora il caso arriva in parlamento con la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisabetta Piccolotti, che ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Istruzione e della Difesa.
Ai bambini sarebbero anche stati distribuiti volantini su come si diventa soldati. Piccolotti chiede se «queste pratiche siano appoggiate dal Governo».
«Pensavamo che il tempo delle marce a scuola e dell’inquadramento militare di bambini e bambine fosse una triste pratica da consegnare ai libri di storia, testimonianza di un passato oscuro e da dimenticare», evidenzia la deputata, «e invece capita in Puglia, a Gioia del Colle, che l’esercito italiano organizzi prove di “military fitness” per bambini delle elementari, con tanto di alzabandiera, con sindaco e preside in piazza», aggiunge.
Piccolotti parla di «una specie di campagna di arruolamento in cui vengono distribuiti opuscoli su come si diventa soldati. E pare che non sia un caso isolato. Davvero viene considerato normale che i bambini e le bambine imparino a giocare alla guerra? Davvero vogliamo che prendano confidenza con strumenti di morte?. La scuola – prosegue – dovrebbe essere un luogo in cui si educa alla pace e alla risoluzione pacifica dei conflitti. Trovo vergognoso far salire bambini su mezzi militari e far indossare loro giubbotti antiproiettile. Già un anno fa, in una conferenza stampa dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole – conclude – avevamo chiesto di fermare questi progetti: perché il Governo non è ancora intervenuto?».