Le mamme vogliono sapere il perchè. Ma intanto, per non restare inermi in attesa di una risposta che sperano arrivi prima o poi, si sono attivate con una raccolta firme. Chiedono all’amministrazione comunale di fare un passo indietro rispetto alla decisione che dal prossimo anno i pasti destinati alle mense delle scuole frequentate dai loro figli, giungano da un centro cottura ubicato ad una distanza che – per quello che ci dicono -cambierà «la qualità del servizio che per noi fino ad oggi è stato sempre eccellente. Piatti caldi preparati e serviti come a casa, praticamente in tempo reale». La distanza che preoccupa le donne è quella specificata nel bando di gara, che dispone infatti che da gennaio 2024 il nuovo centro cottura sia ubicato entro i 30 minuti di percorrenza dai vari plessi scolastici.
Di qui la polemica, e la legittima richiesta. Perchè? Visto che l’attuale centro di preparazione dei pasti per la refezione scolastica sito in via Sandro Pertini, è perfetto? Si trova in punto strategico che ha sempre consentito di assicurare una prestazione notevolmente apprezzata dalle famiglie. Eppure è stato disposto il cambio di destinazione per lavorare sulla ristorazione della mensa sociale.
«Ci sarebbe piaciuto esprimere la nostra opinione rispetto a questa scelta – aggiunge una rappresentante del gruppo che sta portando avanti la petizione – perchè avremmo spiegato che si investe sulle eccellenze e sui traguardi raggiunti. Non si distrugge. Specie poi se parliamo di servizi destinati ai più piccoli, ma indirettamente anche a noi donne che consideriamo welfare anche la qualità del cibo destinato ai nostri figli»