Gioco d’azzardo, i pugliesi spendono un miliardo l’anno. E la scommessa “fisica” rimonta sul web

Il 2022 è stato l’anno della rimonta del gioco fisico sul gioco via web, con una crescita dei fatturati superiori del 22 per cento. Il tutto nonostante il numero dei punti gioco sia diminuito rispetto all’anno precedente.

La Lombardia è prima tra le regioni per spesa nel settore, con oltre 3 miliardi spesi nel 2022 rispetto ai 2,3 del 2021, seguita dalla Campania a quota 1,8 miliardi (1,2 nel 2021) e dal Lazio a 1,6 (oltre 400 milioni in più in un anno). In Puglia si è superata quota 1 miliardo, attestandosi su 1,09, quasi al bari della Sicilia (1,14), l’Emilia Romagna (1,267), il Veneto (1,262) e il Piemonte (1,03). Sono solo alcuni dei dati contenuti dal Libro Blu dell’Agenzia della Dogana e dei Monopoli diffuso ieri. Quello che emerge è non solo una nuova espansione del gioco in qualsiasi modalità ma anche il recupero del gioco in presenza, dopo il trend opposto che si è verificato negli anni della pandemia. Il 2021, infatti, era stato caratterizzato da una sospensione per cinque mesi delle attività di gioco fisico imposto dal Governo, come misura di contrasto al dilagare della pandemia da Covid-19. Grazie alla riapertura dei punti gioco sul territorio, la raccolta del gioco fisico ha registrato un incremento del 43,17 per cento rispetto al 2021. Tale dato positivo è dovuto principalmente agli “Apparecchi”, (+85,63 per cento), seguiti dal “Gioco a base sportiva” (+119,18), dal “Gioco a base ippica” (+111,14) e dal “Bingo” (+104,83).

La raccolta del gioco a distanza mostra invece una crescita più modesta, pari all’8,78 per cento, dovuta in particolare ad un incremento del 94,53 per cento per i “Giochi numerici a totalizzatore”, del 20,89 per le “Lotterie” e del 19,68% per il “Betting Exchange”. Dall’analisi dei dati emerge anche che la maggior parte dei nuovi conti aperti nel corso del 2022 è attribuibile ad utenti compresi nella fascia di età 18-24 anni mentre il maggior numero di conti attivi è riconducibile ad utenti in età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Particolarmente giovani, dunque, che alimentano il mercato dell’azzardo rinnovandone l’abitudine nel tempo. Il libro blu riporta, inoltre, anche la riduzione del numero di apparecchi per i quali non sono previste vincite in denaro, diminuiti dello 0,31 per cento sul territorio nazionale, ad esclusione di alcune regioni tra cui le Marche che registrano un dato positivo con un aumento del numero di apparecchi del 2,30 per cento rispetto al 2021. Nel 2022, in termini assoluti, la regione con il maggior numero di apparecchi Awp e Vvt risulta essere la Lombardia, mentre per gli apparecchi Comma 7 tale primato spetta all’Emilia-Romagna», si legge nel documento dei Monopoli di Stato. «Rispetto al 2021 – si legge sempre nel libro blu – si registra una crescita dell’11,79 per cento del numero complessivo di operatori del gioco a base ippica, con una maggiore concentrazione del fenomeno nelle regioni Sardegna, Calabria, Abruzzo, Liguria e Campania. Si osserva infine una crescita del 3,51 per cento del numero di punti vendita per giochi numerici a totalizzatore, particolarmente evidente nelle Regioni Calabria e Abruzzo».

Un rilancio del gioco sui cavalli, dunque, dopo anni di crescita incontrastata delle scommesse sul calcio. Anche questo è un indicatore su come stanno cambiando le abitudini di gioco.

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