«Preoccupazione» per il «clima di odio» che da qualche giorno si sta «addensando» sulla comunità di Alberobello. È quanto manifesta il gruppo “Insieme per Alberobello” dopo la vicenda del gattino spinto in una fontana in piazza che ha fatto il giro dei social ed è stato ripreso dalla stampa nazionale scatenando violenti attacchi nei confronti della ragazza, una 16enne, presa di mira dall'”odio” social.
“Insieme per Alberobello” chiede che si smetta di diffondere «semi di sospetto e di violenza all’interno del tessuto sociale» della Capitale dei Trulli, invitando «tutte le realtà associative, le forze politiche e soprattutto la comunità educante di Alberobello, a rifiutare con forza questa logica che sta producendo una nuova divisione della nostra città e a lavorare per un’opera di ricucitura e di coesione del tessuto sociale prestando grande attenzione ai bisogni di tutti i cittadini, a partire dai più fragili e dai più piccoli».
Il movimento politico-associativo di Alberobello rivolge un appello agli organizzatori e partecipanti della manifestazione prevista per oggi pomeriggio «affinché si eviti ogni forma di aggressione e di violenza, diffondendo invece un clima di rispetto e di attenzione nei confronti di tutti gli individui».
“Insieme per Alberobello” chiede anche al sindaco, in qualità di autorità locale di pubblica sicurezza, al Prefetto e al Questore di Bari, di «vigilare affinché il tutto si svolga nella massima legalità, tutelando i diritti di tutti i cittadini e soprattutto di quelli più vulnerabili», rivolgendo infine un appello «agli organi di stampa affinché adottino ogni sforzo per stemperare questo clima di tensione, smorzando i toni della grancassa mediatica che si è generata».