Gargano, la corsa a tre per la presidenza del Parco: Pazienza insidiato da Terrenzio e Maggiano

L’8 agosto non è solo san Domenico da Guzman, ma anche il giorno in cui scade il mandato del presidente del Parco del Gargano. Fino a oggi non si parla di proroghe, e dunque il ministero dell’Ambiente dovrà esprimersi sul nuovo mandato di presidenza. Dalle stanze di via Cristoforo Colombo, si potrebbe decidere di confermare Pasquale Pazienza alla guida dell’ente, per dar seguito ai progetti sviluppati nel primo mandato e in parte “strozzati” dagli anni della pandemia. Oppure potrebbe puntare su un viso nuovo.

I rivali

Secondo i bene informati, oggi sul tavolo del ministro Gilberto Pichetto Fratin, ci sarebbero tre candidature ufficiali: Pasquale Pazienza, appunto, che sarebbe in quota Lega; Giovanni Terrenzio, che potrebbe contare sulla sponsorizzazione da Fratelli d’Italia e Gianni Maggiano, a quanto pare espressione di Forza Italia.

All’inizio della bagarre si era affacciata anche l’ipotesi di Patrizia Lusi, “Donna di Emiliano” e superconfermata alla presidenza dell’Asp Zaccagnino. Ma difficilmente la destra avrebbe ceduto il posto alla beniamina del governatore pugliese. Di sicuro il nome era servito per destabilizzare quello che pareva l’indirizzo unico in favore dell’attuale presidente, supportato dall’amico leghista di territorio Raimondo Ursitti, gancio dell’ex europarlamentare Massimo Casanova che, però, è il nome sottotraccia che, dopo la richiesta del suo leader Salvini, di non candidarsi in Europa, potrebbe essere premiato con la presidenza del Parco. Non dimentichiamo che Casanova, non più tardi di marzo scorso, fu vittima di un furto di bestiame nella sua masseria di Lesina e successivamente gli stessi ladri tentarono di investirlo, mancando l’obiettivo ma distruggendo la sua macchina dove all’interno c’erano la figlia e un’amica, fortunatamente rimaste illese. Dunque la scelta di Casanova potrebbe essere anche una risposta “dura” alla criminalità garganica.

Lo scenario

Ma se la scelta dovesse rimanere di tipo politico, Pazienza dovrà vedersela con Giovanni Terrenzio, già presidente del Consorzio di Bonifica del Gargano, sostenuto dal duo parlamentare foggiano Fallucchi-La Salandra, con la benedizione del regionale De Leonardis e “simpatico” anche alla sinistra locale. E con Gianni Maggiano, presidente dell’Associazione degli avvocati garganici, e già candidato alla presidenza del Parco. Il suo sponsor sarebbe il parlamentare forzista manfredoniano Giandiego Gatta.

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