Gallipoli: lettini a 80 euro, hotel a 450. Così si “spennano” i turisti

«Stanno distruggendo il turismo». Sfogo amaro, quello di Desirée Spada proprietaria del B&B “Antico Palazzo Spinola”, a Gallipoli. Prezzi folli, nell’estate gallipolina: anche 80 euro per un ombrellone con due lettini. E non solo. Prezzi proibitivi negli hotel e nelle case vacanza, per non parlare poi degli affitti in nero dove non sempre è curato il decoro dell’abitazione. A questo si aggiunge la viabilità con il problema principe delle estati gallipoline, ossia il parcheggio. Da queste considerazione parte Spada per puntare il dito contro i balneari e le attività ricettive, ma anche contro il Comune di Gallipoli per i problemi connessi a viabilità e parcheggi.

«Opero in ambito turistico da circa quindici anni – rende noto Desirée Spada -, ma non voglio andare a ritroso negli anni bensì spiegare le criticità che stiamo vivendo. A Gallipoli c’è stato un calo delle presenze, la mia percezione è di un meno trenta per cento, e la causa è da ricercare nei prezzi alti che albergatori e balneari applicano nei mesi estivi. Aspettano il turista da spennare e questi sono i risultati».

L’amarezza della Spada traspare dalle parole accorate. «Dagli assessori competenti non ci aspettiamo nulla: abbiamo capito che dobbiamo fare da soli – afferma caustica -, le criticità della cittadina le conosciamo tutti: viabilità, parcheggi inesistenti, ma c’è anche la gestione delle tariffe alberghiere e dei balneari. Siamo allo sbando totale e non fa bene alla stagione turistica. Comprendo che destagionalizzare è difficile, forse un’utopia, ma la stagione deve essere certa e sono proprio i miei competitors che la mettono in discussione».

Entra nel dettaglio Spada e si chiede se la tipologia di una camera, in un albergo a quattro stelle che non ha una piscina e una cucina, possa avere una tariffa giornaliera di 450 euro a notte. «La cura della stanza non giustifica quel prezzo – insiste Spada -, c’è una mentalità a Gallipoli secondo la quale chi ha un posto letto possiede un lingotto d’oro. L’assurdo è che in questo periodo stanze da 450 euro a notte vengono date a 120, è una cosa vergognosa. Stessa storia con gli ombrelloni. In primavera ho provato a fare convenzioni con i lidi, ma tutti mi hanno detto che era già tutto prenotato. Eppure i miei ospiti stanno pagando giornalmente ombrellone con due lettini fino a ottanta euro al giorno».

E poi c’è il capitolo parcheggi, dolente anche per i residenti. «C’è un parcheggio che si raggiunge dalla statale – spiega Spada – e pagando 5 euro si possono raggiungere i lidi, ma anche questa soluzione grida vendetta visto che non ci sono navette. Non c’è un parcheggio decente e la litoranea è un caos. Per colpa dell’amministrazione, degli albergatori e dei balneari il turismo, nostra unica risorsa, è diventato una giungla».

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