Gallipoli, dopo 5 anni riapre “San Carlo in miniatura”: battesimo con Sergio Rubini

Dopo cinque anni di chiusura, viene restituito oggi ai gallipolini il teatro comunale intitolato all’eroe dei due mondi «Garibaldi». Ospite per l’inaugurazione il regista e attore teatrale Sergio Rubini, accompagnato al pianoforte dal musicista e compositore barese Michele Fazio, con il monologo «Sud, Poesie, prose e racconti».

Completamente tirato a nuovo, le luci della ribalta si sono riaccese ieri nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il sindaco Stefano Minerva, gli assessori allo spettacolo e ai lavori pubblici Tony Piteo e Riccardo Cuppone, e i presidenti delle commissioni comunali Urbanistica e Cultura Mino Nazaro e Corrado Venneri.

Conosciuto come il «San Carlo in miniatura» per la straordinaria somiglianza col più celebre teatro napoletano, è dotato di 21 palchi distribuiti su 3 piani e 148 comode poltrone di platea. I lavori sono costati 240mila euro attinti dal bilancio comunale, ed è ora dotato dei più moderni e sofisticati impianti di sicurezza, tra cui – come ha dichiarato l’assessore Cuppone – degli impianti elettrici con i relativi quadri, l’impianto idrico antincendio e anche la messa a norma delle uscite di sicurezza. L’opera, risalente al 1825 fu realizzata dal nobile gallipolino Bonaventura Balsamo: a seguito del tracollo economico della sua famiglia, il teatro fu acquisito dal Comune che affidò il progetto di restauro all’ingegnere leccese Oronzo Bernardini. L’interno fu completamente rinnovato e fu data particolare attenzione all’arredamento e alle decorazioni, che si possono ammirare tuttora.

Visibilmente compiaciuto il sindaco Minerva. «È una grande emozione, sono grato verso chi ha lavorato alacremente per rendere possibile questo sogno. Ringrazio la mia squadra, quella dello scorso mandato che ha messo in campo l’idea, ha trovato i soldi e ha inseguito questo sogno che avevamo, e quella attuale per averlo portato a termine. Accanto a me gli amministratori che hanno sostenuto il progetto e che ringrazio con sincerità, in particolare il consigliere Nazaro che ha preso a cuore questo progetto e lo ha coordinato», ha concluso. «Il teatro non è solo un’occasione per fare arte e cultura, ma funge anche da strumento di condivisione e aggregazione sociale, e poi, una città che non cura i propri teatri o è morta o morente», gli ha fatto eco l’assessore Tony Piteo.

Tanti i progetti e le proposte per la fruizione del teatro, ma anche – come ha anticipato il consigliere Venneri – l’intitolazione dei palchi a personalità gallipoline che hanno onorato la loro città. «Un lavoro davvero straordinario e meticoloso al quale hanno collaborato menti esperte e figure tecniche altamente professionali, grazie alle quali è stato possibile restituire alla città uno dei suoi più cari e preziosi gioielli, custode indiscusso di bellezza, storia, arte e cultura. Sono orgoglioso di quello che oggi presentiamo, di questo straordinario luogo di cultura, fiore all’occhiello del nostro centro storico » conclude il consigliere Mino Nazaro.

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