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Galatina, il ritmo della pizzica rievoca il tarantismo durante la festa per i santi Pietro e Paolo

Durante le festività patronali in onore dei santi Pietro e Paolo, che si svolgeranno a Galatina dal 28 al 30 giugno, il club per l’Unesco di Galatina e della Grecìa salentina presenterà «Il ritmo ed il battito della pizzica tarantata, Rievocazione Storica dell’antico rito del Tarantismo», una rassegna di cinema, musica e danza sui temi…

Durante le festività patronali in onore dei santi Pietro e Paolo, che si svolgeranno a Galatina dal 28 al 30 giugno, il club per l’Unesco di Galatina e della Grecìa salentina presenterà «Il ritmo ed il battito della pizzica tarantata, Rievocazione Storica dell’antico rito del Tarantismo», una rassegna di cinema, musica e danza sui temi del tarantismo dal 26 al 29 giugno.

Il tarantismo, antico rituale terapeutico, un tempo diffuso in tutta la Puglia e nell’area del Mediterraneo, secondo una credenza popolare prendeva il nome da un ragno che mordeva le sue vittime durante il lavoro nei campi, in estate. Il morso del ragno, molto velenoso, provocava uno stato di estrema agitazione e di delirio, che si alternava ad una forma di torpore e abbattimento. La medicina e la scienza non riuscivano a trovare un antidoto per curare questa malattia. L’unica terapia contro il veleno del terribile ragno era il rito coreutico-musicale, il ballo terapeutico scandito dal ritmo frenetico della pizzica e del tamburello, che poteva protrarsi anche per più giorni consecutivi. Per ottenere la guarigione, le «tarantate» dovevano recarsi in pellegrinaggio a Galatina, presso la cappella di San Paolo, il santo protettore dal morso degli animali velenosi e bere l’acqua del pozzo ritenuta «miracolosa».

Galatina è ritenuta la culla del tarantismo e custode di un rituale antichissimo, ormai scomparso da alcuni decenni; in passato, essa era considerata un «feudo sacro» protetto da San Paolo, che, secondo una leggenda locale, aveva reso immune questa terra e i suoi abitanti dal morso degli animali velenosi, ricompensandoli per l’ospitalità ricevuta durante il suo viaggio di evangelizzazione verso Roma.

Il club per l’Unesco ha come obiettivo la rivalutazione del tarantismo e la sua diffusione attraverso le fonti storiche, gli studi, i filmati, le foto, le testimonianze, ricercando e custodendo materiali documentari e bibliografici su questo antico fenomeno, affinché non vada disperso un patrimonio di riti, credenze, leggende e tradizioni. Nel ricco calendario di incontri tra proiezioni, momenti musicali e rievocazioni, l’appuntamento principale è senza dubbio rappresentato dalla rievocazione storica dell’antico rito del tarantismo il 29 giugno alle 10.30 nella cappella di san Paolo. L’orchestrina terapeutica accoglierà i carretti con le tarantate presso le tre porte murarie di Galatina e le accompagnerà presso la cappella, dove avrà luogo la rievocazione storica dell’antico rito del Tarantismo.

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