G7, l’Asl Brindisi dispone il piano per le maxi-emergenze per situazioni di “estremo pericolo”

«Speriamo di non doverlo mai attuare, ma è doveroso preparare questo piano, soprattutto in vista del vertice G7 in programma a giugno». Lo afferma il direttore generale dell’Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio, commentando il Peimaf (Piano emergenza interno massiccio afflusso di feriti) presentato oggi dall’azienda sanitaria messapica in vista del summit dei capi di Stato in programma dal 13 al 15 giugno prossimi a Borgo Egnazia, nel territorio di Fasano.

Si tratta di una pianificazione strategica per situazioni di estremo pericolo e caratterizzate dalla presenza di un numero elevato di feriti.

«Il documento – spiega De Nuccio – è il risultato di un gruppo di lavoro costituito da professionisti, reparti e servizi della rete ospedaliera aziendale che sono coinvolti maggiormente nella fase organizzativa e operativa di una eventuale maxi-emergenza».

Il piano è il documento che assegna le responsabilità, prevede come coordinare le azioni, identifica il personale, le competenze, le procedure e le risorse disponibili.

«L’ospedale, di fronte a una maxi-emergenza – evidenzia il direttore del dipartimento di Emergenza urgenza dell’Asl Brindisi, Massimo Leone – rappresenta l’ultimo anello della catena dei soccorsi e deve funzionare attraverso un’attenta gestione delle risorse. Il Peimaf si applica in tutte le unità operative di Medicina d’emergenza urgenza della Asl Brindisi, negli ospedali di Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni, e riguarda, nella gestione intraospedaliera, tutti i reparti dei tre presidi».

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