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Fuochi d’artificio ovunque: a Bari nessuno rispetta l’ordinanza anti-botti

Non si sono fatti intimorire dalle due ordinanze anti-botti firmate dal sindaco Antonio Decaro. E così, i “maniaci dei fuochi pirotecnici” hanno avuto un gran da fare in città, il 23 dicembre ma soprattutto nella notte della Vigilia di Natale, quando, da Palese a Torre a Mare, sono state sparate decine di batterie di fuochi…

Non si sono fatti intimorire dalle due ordinanze anti-botti firmate dal sindaco Antonio Decaro. E così, i “maniaci dei fuochi pirotecnici” hanno avuto un gran da fare in città, il 23 dicembre ma soprattutto nella notte della Vigilia di Natale, quando, da Palese a Torre a Mare, sono state sparate decine di batterie di fuochi d’artificio.


A documentarlo sono stati i tanti residenti che, conoscendo i divieti, hanno dovuto assistere, inermi, agli spari notturni. Il primo video, diventato subito virale, è stato girato in piazza Umberto, a Carbonara. Il centro della frazione barese è stato letteralmente preso d’assalto da più di una famiglia del posto. Fuochi d’artificio, di tipo comune, sono stati sparati nel cuore della piazza carbonarese, arrivando a sfiorare i balconi delle case limitrofe, infrangendo tutte le regole imposte dal Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Ma la situazione, tale e quale, è stata replicata anche altrove, in altri quartieri della città. Dalla finestra della sua casa, a Carrassi, una donna ha diffuso le fotografie dei fuochi pirotecnici fatti esplodere nel cielo, datata proprio 24 dicembre. Ma episodi simili, fortunatamente privi di conseguenza, sono accaduti davvero ovunque nel capoluogo: a Japigia, a Santo Spirito, a San Paolo, a Libertà.

Eppure, le disposizioni del Comitato parlavano chiaro. Dalle 12 alle 24 dei giorni 23 e 24 dicembre su tutto il territorio comunale, tra i diversi divieti, è stato vietato di “appiccare fuochi di qualsiasi genere e a qualsiasi scopo” nonché “compiere qualsiasi attività in contrasto con la sicurezza urbana e la conservazione e il decoro dei suddetti luoghi”. Divieti non espressamente in contrasto con i fuochi pirotecnici, ma che di sicuro ne avrebbero dovuto limitare l’utilizzo in città. L’obiettivo che l’amministrazione comunale si è imposto è stato, infatti, quello di garantire a tutti i residenti, ma anche ai turisti, la possibilità di vivere e godere degli spazi pubblici in piena sicurezza. E infatti, accanto a questi divieti, è stato espressamente vietata la musica all’esterno degli esercizi commerciali, la somministrazione delle bevande in vetro nonché la vendita di specifiche tipologie di fuochi pirotecnici. Si tratta dei fuochi d’artificio ascrivibili alla categoria F2 e F3, nonché dei cosiddetti “fuochi di libera vendita” o “declassificati”.

Il prossimo appuntamento è, ora, la Vigilia di Capodanno, giorno in cui è vietato l’uso dei botti. Ma si può già dire che gli auspici non siano proprio favorevoli al rispetto delle regole.

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