SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Frasi sessiste in una Manuale di Diritto, le donne magistrato: «Sconcertante»

"I magistrati… appartengono in maggioranza al genere femminile, che giudica di rado in modo eccellente, ma è in equilibrio molto instabile nei giudizi di merito in materia di famiglia e figli… Senza contare che essi appartengono alla categoria degli psicolabili". È un passaggio dell'edizione 2024 del Manuale di Diritto privato del professor Francesco Gazzoni, destinato…

“I magistrati… appartengono in maggioranza al genere femminile, che giudica di rado in modo eccellente, ma è in equilibrio molto instabile nei giudizi di merito in materia di famiglia e figli… Senza contare che essi appartengono alla categoria degli psicolabili”. È un passaggio dell’edizione 2024 del Manuale di Diritto privato del professor Francesco Gazzoni, destinato alla formazione delle future generazioni di giuristi.

«Profondo sconcerto» per queste affermazioni esprime l’Associazione Donne Magistrato Italiane (Admi) che parla di frasi che «risultano ancora più gravi e pericolose perché provengono da un accademico, pur da tempo in pensione, e sono – si legge in una nota – all’evidenza, espressione di una cultura maschilista, imbevuta di stereotipi di genere, che denigrano, delegittimano ma anche irridono e offendono tutta la magistratura e, soprattutto, quella parte della componente femminile quotidianamente impegnata nella trattazione dei procedimenti delicati che toccano i diritti personali e personalissimi dei cittadini, generando nei lettori e, quel che è più grave nei discenti, una distorta visione dell’esercizio della giurisdizione».

Le magistrate dell’Admi esprimono «forte amarezza» per «la grave svalutazione del significativo apporto di sensibilità, di esperienza e di conoscenza che le magistrate forniscono all’evoluzione della giurisprudenza anche in un settore quale quello della tutela delle persone “vulnerabili”. Lascia increduli – proseguono – non si può celarlo, leggere nel 2024 espressioni che riportano alla mente le obiezioni che negli anni ’50 si levavano dai settori più corrivi della società contro l’ingresso stesso delle donne in magistratura».

Admi auspica «che il mondo accademico si unisca alle preoccupate critiche espresse anche e soprattutto per evitare che, per l’indiscusso prestigio scientifico del suo autore, quelle affermazioni possano concorrere a formare il bagaglio culturale delle prossime generazioni di giuristi in modo così gravemente distorto, lontano dai principi costituzionali e ingeneroso dell’impegno della Magistratura tutta, e della sua componente femminile, volto all’affermazione nella Giurisdizione di quei principi che pensavamo ormai patrimonio culturale comune e per la cui affermazione continueremo la nostra opera di testimonianza».

ARGOMENTI

cronaca
donne magistrato
italia
sessismo

CORRELATI

array(3) {
  [0]=>
  int(382864)
  [1]=>
  int(386896)
  [2]=>
  int(381829)
}

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!