Dei primi 7 miliardi del Pnrr previsti, per la sanità quattro andranno alla sanità territoriale: assistenza domiciliare, telemedicina e 1350 case di comunità, che diverranno il luogo dell’assistenza primaria.
Ad annunciarlo, il ministro della salute, Roberto Speranza, intervenuto a Forum in Masseria, l’evento organizzato da Bruno Vespa a Manduria. Per il ministro della salute è necessario rafforzare i servizi sanitari sul territorio, soprattutto per rispondere alla parziale inadeguatezza dei pronto soccorso e liberare posti letto in ospedale. Da questo punto di vista, il ministro annuncia anche un investimento di un miliardo per gli ospedali di comunità, luoghi destinati alle cure intermedie a prevalente gestione infermieristica. In base ai fabbisogni delle Regioni, le risorse del Pnrr impatteranno anche l’ammodernamento delle tecnologie ad alta complessità. E poi anche formazione – attraverso investimenti per l’aumento del numero delle borse di specializzazione, edilizia sanitaria, investimenti in ricerca, come l’hub antipandemico di Siena, nato in sinergia con Anthony Fauci.
«L’Italia» ha dichiarato anche il ministro «durante il covid è stato molto più accorto di quello che si raccontava. Se L’Italia è cresciuta – conclude Speranza – è anche grazie al sistema sanitario nazionale, che è la prima mattonella per la ripartenza. Il Paese ha le risorse per scrivere una pagina positiva per il futuro».