Era già successo nel 2020 a Cerignola, quando l’allora commissario, Umberto Postiglione, rassegnò le dimissione dal triumvirato prefettizio nominato dal ministero dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Si è ripetuto ieri, questa volta a Foggia, dove – un po’ a sorpresa – la commissaria Marilisa Magno ha abbandonato la guida dell’ente di corso Garibaldi, dov’era arrivata nel maggio 2021, dopo lo scioglimento dell’amministrazione Landella per condizionamenti mafiosi. A Cerignola le dimissione furono dettate dalla volontà di Postiglione di candidarsi alle regionali della Campania a sostegno di Vincenzo De Luca. A Foggia sono state protocollate lo scorso 16 febbraio per motivi di salute della Magno.
Dunque, nell’anno dell’elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Foggia, la Magno getta la spugna, alimentando una serie di voci e commenti sulla sua improvvisa decisione che pare confermare la volontà di Roma di chiudere la pagina del commissariamento della città capoluogo, che probabilmente è stato anche al centro dell’incontro con il ministro Piantedosi durante la sua visita del 6 febbraio scorso e che pare in linea con l’allora disappunto manifestato dalla predecessora al Viminale, Luciana Lamorgese, per il mancato dialogo con i cittadini e la comunicazione delle attività dei commissari, che ora sono rimasti un due: Rachele Grandolfo e Sebastiano Giangrande.