Foggia, il 16 ottobre termina il mandato del questore Ferdinando Rossi: «Le mafie hanno i tempi contati»

«La prossima settimana dopo due anni e mezzo cesserà il mio mandato di questore della provincia di Foggia. Ho assunto questo incarico con grande passione ed acceso entusiasmo, in un momento particolarmente critico per la realtà foggiana, afflitta da una pervicace prepotenza della criminalità organizzata». Così in una lettera il questore della provincia di Foggia Ferdinando Rossi.

«Ho affrontato un cammino difficile – spiega – affiancato da persone straordinarie quali il prefetto, il procuratore distrettuale e ordinario e i comandanti provinciali delle forze di polizia a competenza generale. A loro resterò sempre legato da profondi sentimenti di stima e di affetto. Non posso che ringraziare il capo della polizia, che ha avuto grande fiducia in me affidandomi la responsabilità di un territorio così difficile che mi ha consentito ti tornare a fare il poliziotto, che è la cosa che amo di più. Non voglio rimarcare i risultati straordinari nella lotta al crimine organizzato, alcuni dei quali a forte valenza simbolica, perché sono, di fatto, naturalmente percepibili e sotto gli occhi di tutti».

«Ho avuto la fortuna di lavorare al servizio di un territorio di particolare bellezza che sono certo troverà il suo definitivo riscatto. Sono anche convinto – continua – che le mafie della provincia di Foggia abbiano i tempi contati. E spero di aver contribuito al rilancio di una terra che ho imparato a voler bene e che mi auguro rimanga accogliente come è nella sua vocazione. Sono stato, quando ho potuto, vicino ai ragazzi dell’oratorio del Candelaro, zona difficile con giovani straordinari pieni di vitalità e dotati di vari talenti. Eccellenti nello sport, capaci di mettersi in discussione quando sono al fianco di operatori sociali e forze dell’ordine, sproni indispensabili per sanare la mancanza di modelli e di orientamento che non hanno avuto per via delle loro storie difficili. Ho riscoperto il piacere di entrare nelle aule universitarie per ricordare agli studenti che i valori della legalità si impiantano presto, nei piccoli e grandi gesti di rispetto nei confronti di se stessi, degli altri e della città in cui si vive».

«Rivolgo un saluto cordiale – conclude – a tutti gli amministratori dei Comuni della Provincia a cui sono stato vicino – mi auguro – fattivamente. Un ringraziamento sentito va alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che con grande sacrificio e spirito di abnegazione non hanno mai fatto mancare il loro qualificato e imprescindibile apporto. Grazie a tutti di cuore»

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